Intervista all’autrice Maria Grazia Nieli

Intervista all’autrice Maria Grazia Nieli in merito al suo libro “IL GUSTO AGRODOLCE DELL’AMORE” edito Blueberry Edizioni.

IL LIBRO

Lucia è una ragazza ribelle, passionale, adora leggere, che tenta di sfuggire alle convenzioni sociali della Sicilia post-bellica. Essere donna e, soprattutto, l’unica figlia femmina, rappresenta un’ottima merce di scambio per risollevare le sorti di una famiglia in disgrazia. Lunghi capelli scuri, occhi neri e un fisico invidiabile, è da sempre innamorata di Totò, un orfano pescatore, bello e impossibile dalla folta chioma riccia, pelle dorata, occhi profondi e un fisico allenato dal duro lavoro. Il loro amore, però, è contrastato dal volere del padre-padrone di lei, Alfio, che l’ha promessa in sposa al figlio dell’uomo più potente del paese, Toni. Quest’ultimo, rappresenta tutto ciò che lei odia di più: spietato, omofobo, avvezzo alla violenza ma benestante grazie ai traffici illeciti. Il destino di Lucia sembra, dunque, irrimediabilmente segnato ma un potente terremoto cambierà le carte in tavola. Possibile che dalle macerie possa finalmente sbocciare il vero amore?
Un’altra estate sta per volgere al termine a Roccammare, ma mentre quelle precedenti avevano lasciato in bocca il sapore agro del limone, quella che sta per finire porterà con sé il dolce sapore dell’arancia?

Intervista all’autrice Maria Grazia Nieli

Ciao e benvenuta su onlybookslover.it.

  • Parlaci del tuo libro “IL GUSTO AGRODOLCE DELL’AMORE” in breve!
     Il mio romanzo parla di una storia d’amore ma non solo. Racconta uno spaccato di vita e di storia realmente accaduta non molto tempo fa. Siamo a Roccammare, un paese fittizio della Sicilia post bellica. Lucia, ragazza ribelle, si innamora di Totò, un orfano dal fascino mediterraneo. Ma il loro è un amore che faticherà parecchio prima di vedere il sole. Sono molti gli eventi e i personaggi che cercheranno di boicottare quest’amore. È un romanzo corale che, oltre a raccontare una love story d’altri tempi dal gusto agrodolce, mette in luce la vita quotidiana e le difficoltà dell’essere donna in una società patriarcale.
  • Come è arrivata l’idea?
    L’idea è arrivata durante il lock down. Era già in testa ma durante quei mesi ha preso vita. Ho avuto tutto il tempo di dedicarmi alla trama e ai vari intrecci.
  • Ci spieghi come è nato il titolo? È arrivato prima o dopo la stesura?
    Il titolo è arrivato quasi alla fine della stesura. Avevo in mente la parola “agrodolce” che rispecchia la cultura culinaria siciliana. Dovevo solo collocarla al posto giusto. Una volta avuto il quadro d’insieme, verso gli ultimi capitoli, è arrivato per intero “il gusto agrodolce dell’amore”.
  • C’è un evento nel libro che è stato particolarmente difficile scrivere?
    Non ho avuto grosse difficoltà a scrivere gli eventi presenti nel libro perché tipici della vita rurale della Sicilia del dopoguerra. Eventi che, anche se cruenti, ho visto nei film storici o ascoltato da testimonianze. La difficoltà è stata nel trattarli senza cadere nel banale o sminuirne la gravità. Parlo delle violenze fisiche e morali che purtroppo sono ancora vivi ai nostri giorni e di cui la cronica ne è piena. 
  • Cosa ci dobbiamo aspettare da questa storia? Cosa volevi trasmettere?
    Non è il classico romanzo tipicamente d’amore, incentrato sulla vita dei due personaggi che, mano nella mano, vanno verso il lieto fine. È, piuttosto, la denuncia della crudeltà della vita di molte coppie siciliane e della condizione delle donne, oggetti nelle mani degli uomini. Condizione che oggi persiste, non solo nel Mezzogiorno e che ha come vittima il “diverso”. È un romanzo che ha la sua componente romantica e passionale ma che fa riflettere.

  • Questo è il tuo primo libro?
    Non è il mio primo romanzo. Nel dicembre 2019 ho pubblicato su Amazon “L’ingrediente essenziale” che in pochi conoscono. Una storia d’amore meno cruenta dell’ultima ma alquanto agrodolce. 

  • Quanto c’è di te in questa storia?
     Il questa storia di me c’è la testardaggine di Lucia, la protagonista, la sua passione per la lettura, la sua voglia d’amare ed essere amata e non domata da nessuno.

  • Stai parlando a un lettore che ancora non ti conosce, perché dovrebbe leggerti?
    Leggermi sarebbe un’occasione per vivere e respirare la Sicilia. Attraverso le mie parole narro la vita, i sapori, gli odori e le tradizioni dell’isola in cui vivo. Leggermi significherebbe avere una visione dell’amore diversa da quella fiabesca ma reale, fatta da problemi e prove da superare per arrivare al lieto fine. Un viaggio attraverso i sensi dove il lettore, guidato dai miei personaggi, si immerge nella realtà raccontata gustandola e portandosi con sé un pezzetto di Sicilia.

You may also like