Intervista all’autrice Filomena Iovinella

Intervista all’autrice Filomena Iovinella in merito al suo libro “A metà tra l’umano e il divino”.


IL LIBRO

Desiderio di lottare per la sopravvivenza e curiosità dell’ignoto, depressione e inaspettato riscatto: ci sono tanti modi per perdersi ma, a volte, ve ne sono altrettanti per ritrovarsi, per riscoprirsi migliori. E i personaggi di questi racconti lo sanno bene. Ognuno di loro sceglierà l’unica reale possibilità che avrà da percorrere, nell’immenso ventaglio di probabili occasioni che capitano, si cercano, si sprecano, si sfruttano. Un viaggio difficile, complesso, dai mille sapori, con esperienze piene, cariche di tutto e un’unica risposta: la vita, l’amore.

 

Intervista all’autrice Filomena Iovinella

Ciao Filomena e benvenuta su Onlybookslover.it.

  • Parlaci del tuo libro “A metà tra l’umano e il divino”

Il mio libro nasce nel periodo della pandemia, ero chiusa in casa come tutti, sentivo la necessità di allontanarmi con la mente e il cuore, trovare nuove dimensioni per esplorare ed accogliere quello che stavamo vivendo. Mi hanno dato vita, speranza, amore questi tre piccoli e intensi racconti, ovviamente il grande desiderio di donarli agli altri, a coloro che vorranno leggermi. 

  • Com’è arrivata l’idea?

L’idea è arrivata in corso d’opera, scrivendo, semplicemente cercando. I tre racconti hanno preso vita in assonanza a molte cose che mi nutrivano in quel momento: la lettura, la musica, lo studio. Una realtà costruita (insieme) a me stessa e a tutti. In questo lavoro ciò che ho sentito è stata la coralità.

  • C’è un evento nel libro che è stato particolarmente difficile da scrivere?

Nel terzo racconto dal titolo la danza tra la vita e la morte mi sono ritrovata in un’ambientazione misteriosa, non sapevo dove fossi, danzavo insieme ai miei due protagonisti; è stato intenso più che difficile, pensavo davvero di non trovarne il senso, invece poi il bosco si è svelato e ho compreso dove i miei due personaggi si erano persi e avevano vissuto, come me, dentro quella scrittura fiabesca carica di speranza.

  • Cosa ci dobbiamo aspettare da questa storia? Cosa volevi trasmetterci?

Spero che questi racconti portino riflessione, rottura degli schemi, senso del nuovo. Volevo trasmettere visioni divergenti, al fine di racchiudere un’unica lezione di vita, a spezzare l’ovvio e trovare nuova consapevolezza verso la strada che porta, per ogni lettore, ad una luce sul quel nostro periodo di vissuto.

  • Questo è il tuo primo libro?

No! Ho pubblicato silloge poetica, racconti, romanzi in quasi dieci anni. Questo è il più recente, l’ultima mia creatura.

  • Quanto c’è di te in questa storia?

C’è la mia ispirazione, la voce narrante che mi accompagna, il fuoco della mia passione, la grande volontà di trasmettere; in ogni passo c’è qualcosa che mi appartiene, pur non distinguendola dal contesto, una forza di grandissima evasione.

  • Che tecnica usi quando scrivi un libro? Sei solita effettuare delle ricerche?

Cerco la sensazione dominante del momento, poi il ritmo interiore che nasce dalle prime parole, metto giù dei titoli provvisori che riassumono il primo trasporto verso l’idea non ancora del tutto definita. Inizio a comporre le prime scene. Faccio delle ricerche di approfondimento sempre, appena si illuminano le tematiche che in primis mi interessano e vado a studiare dei testi. La mia stesura è a canovaccio, emergono scene e dialoghi in modo sparso che raccolgo, compongo, interiorizzo nel corso della creazione; collego e sviluppo le sequenze della storia e della trama, alcune volte mi capita di scrivere l’inizio alla fine del lavoro, per farti un esempio, oppure il focus subito dopo aver dato i nomi ai personaggi.

  • Stai parlando a un lettore che ancora non ti conosce, perché dovrebbe leggerti?

Direi di seguire l’intuito, un libro parla già dal titolo, dalla sua grafica in copertina, dalla sinossi della quarta. Direi di fare quello che faccio io quando compro un libro da leggere, sentire la sua energia. A metà tra l’umano e il divino è una raccolta di racconti che ho cercato di veicolare fin dall’esterno della sua copertina, un percorso davvero a tutto tondo, con tutto l’umano possibile e qualche puntatina ai colori del cielo e della fantasia perché di divino ne abbiamo un po’ bisogno, quest’ultimo mio passaggio nella risposta, mi porta anche a dire “è rivolto pure a tutti quelli che amano la poesia”

 

You may also like