Intervista all’autrice  Elsa Lohengrin 

Intervista all’autrice  Elsa Lohengrin  in merito al suo libro “IL CIGNO” disponibile su Amazon anche KU.

Il libro

Quando devi scegliere tra la persona che ami, la professione dei tuoi sogni e te stesso

Il dottor Killian Altavilla è senza parole. Dopo aver rinunciato al sogno di diventare medico legale per accontentare la sua ragazza, Mélanie, scopre di essere stato scelto come assistente di uno dei migliori medici legali in circolazione ed è costretto a rivalutare la sua decisione.

Ma non appena Killian incontra il suo nuovo capo, il Professor Lachlan MacLeod, il mondo perfetto che si è creato intorno comincia a sgretolarsi. Il rapporto con Mélanie diventa sempre più conflittuale e la sua vita quotidiana si trasforma in una gabbia dorata.

Perché Killian non è quello che tutti pensano. Killian si porta dentro il peso di una scelta fatta quando era troppo giovane e ne paga le conseguenze ogni giorno, anche se non lo vuole ammettere. Ma adesso è arrivato il momento di fare i conti una volta per tutte con il passato che sta disperatamente cercando di ignorare.

Riuscirà a salvare la relazione con Mélanie e a diventare medico legale o crollerà sotto la pressione dei ricordi risvegliati dall’imponente figura di MacLeod?

Intervista all’autrice  Elsa Lohengrin 

Ciao e benvenuta su onlybookslover.it.

 

  • Parlaci del tuo libro “Il Cigno”!
  • Come è arrivata l’idea?

Killian Altavilla, il protagonista, è comparso per la prima volta nella mia mente in un ruolo del tutto insignificante in una scena di un altro romanzo che stavo scrivendo. Da lì in poi non mi ha più lasciata andare, finché non ho deciso di scrivere la sua storia.

  • Ci spieghi come è nato il titolo? È arrivato prima o dopo la stesura?

Il titolo è arrivato durante la stesura, quando ho deciso di usare il simbolo del cigno per rappresentare una parte di Killian che lui desidera tenere nascosta. La storia del Cigno è però ancorata nella realtà, non è del tutto inventata, come il lettore scoprirà alla fine del romanzo.

  • C’è un evento nel libro che hai particolarmente amato scrivere?

Amo sempre scrivere il momento in cui i miei personaggi toccano il fondo. Può sembrare sadico, ma è il momento in cui dimostrano chi sono veramente. Adoro togliere loro la maschera con cui si presentano inizialmente al mondo per proteggersi e sprigionare tutto il loro potenziale. Questo è anche il momento in cui trovano la loro vera essenza e si risollevano per cercare di raggiungere i loro obiettivi. In genere questa è la prima scena che scrivo o che si manifesta nella mia mente. Poi procedo a ritroso per scoprire tutto quello che è avvenuto prima e che ha condotto il personaggio a questo momento di crisi.

  • Cosa ci dobbiamo aspettare da questa storia? Cosa volevi trasmettere?

Il Cigno è una storia di crescita personale, ma anche una storia d’amore ricca di conflitti interiori e interpersonali, in cui il protagonista deve fare i conti con il lato più oscuro di sé per scoprire chi è veramente.

Quello che volevo trasmettere con questo romanzo è un messaggio di sostegno a tutte le persone che soffrono perché si trovano nella stessa situazione di Killian e hanno paura di rivendicare le loro esigenze, schiacciate dal senso del dovere nei confronti degli altri.

  • Questo è il tuo primo libro? Che emozioni hai provato dopo aver messo la parola “FINE” nuovamente?

È il primo libro che pubblico, ma ne ho scritti altri tre prima, che non hanno mai visto la luce. Questa è la prima volta che, oltre alla parola “Fine”, ho anche cliccato sul pulsante “Pubblica”, ed è stata una sensazione bellissima, ma anche terrificante, perché vuol dire esporsi al giudizio del pubblico: i lettori non sono sempre gentili e questa è una storia molto delicata per i temi che tratta. Ma devo dire che è stata recepita estremamente bene e questo mi dà la forza di continuare a scrivere e pubblicare. Spero di mettere di nuovo presto la parola “Fine” al prossimo romanzo, che fa sempre parte della Saga degli Altavilla, ma è dedicato alla sorella minore di Killian, che il lettore ha già conosciuto nel Cigno e che ha un problema di tutt’altro genere.

  • Ci parli dei tuoi protagonisti?

Il Cigno è dedicato a Killian Altavilla e narrato dal suo punto di vista. Killian è un medico con il sogno di diventare medico legale, ma purtroppo ha scelto la persona sbagliata con cui intraprendere questo cammino. Nel corso del romanzo conosce qualcuno che lo metterà con le spalle al muro, finché non sarà costretto a rivedere tutta la sua vita. Ed è qui che entra in scena il Cigno, una figura del passato che Killian ha cercato di dimenticare per anni e che distruggerà la sua vita, ma che gli darà anche l’opportunità di rinascere, se ne avrà il coraggio…

  • Quanto c’è di te nel libro?

Ci sono diversi elementi secondari che sono ispirati alla mia vita, come la famiglia multiculturale di Killian, ma la sua storia non ha nulla a che fare con me. È la storia romanzata di alcuni miei amici, a cui volevo dare voce perché non hanno ancora trovato la loro e soffrono immensamente per questa situazione. Vorrei che scoprissero che hanno anche loro ali per volare, devono solo imparare a usarle.

  • Stai parlando a un lettore che ancora non ti conosce, perché dovrebbe leggerti?

Per immergersi nel mio protagonista e scoprire che cosa succede quando rinunciamo ai nostri sogni per paura del giudizio altrui e per far felici gli altri, trascurando le nostre esigenze. È un problema che hanno molte persone, ma di cui è difficilissimo liberarsi. Solo che si finisce per vivere la vita degli altri, anziché la propria, e questo non può che farci star male. Killian, la cui vita di medico è dedicata agli altri, a un certo punto toccherà il fondo e cercherà di liberarsi dalla gabbia dorata che si è creato intorno per proteggersi dal passato. Ma bisogna essere forti per fare un passo del genere e accettarne le conseguenze…

You may also like