Intervista all’autrice Daniela Montanari

Intervista all’autrice Daniela Montanari di cui vi ho già presentato in precedenza il suo libro “Per voce tua” disponibile su Amazon.

TRAMA

Quando si sta male, quanto non si trova un posto nel mondo, tutti i tipi di terapia, dalla psicanalisi a quelle con approccio non medico-scientifico come il pensiero positivo, partono dal presupposto che dobbiamo perdonare qualcuno e tornare al momento in cui ci si è spezzato qualcosa dentro. Quando invece siamo proprio dove vorremmo, assieme alle persone con cui vorremmo stare, e stiamo facendo l’unica cosa che desideriamo, quale procedimento chimico-emotivo si è scatenato in noi? Come è nato quel benessere? Forse sarebbe molto più interessante comprendere questo meccanismo per imparare così a replicarlo. Isolare il click che ha consentito l’avvio della pace, della guarigione, della voglia di riprendersi in mano la vita e farne un quadro, una poesia, una musica. Anna riuscirà, grazie anche all’incontro con Cristian, a lasciar andare il peso che le preme il cuore? Troverà il coraggio di dire, di non tacere più, di liberare se stessa e tutte le donne che lo vorranno? Perché la verità è l’unica libertà possibile. Ed è solo così che si smette di giudicare.

INTERVISTA

  • Ciao e benvenuta su onlybookslover.it.   Parlaci del tuo libro!

    “Per voce tua” parla di una donna che ha interrotto volontariamente una gravidanza moltissimo tempo addietro. E nonostante siano trascorsi gli anni, non riesce a dimenticare.
    Si rende conto però, che non vuole dimenticare: vuole includere.Vuole prendere dentro, accogliere, accettare quell’accadimento.

  • Come è arrivata l’idea?

    Pensavo a questa storia da quando ero ragazzina, per tutte le volte in cui gli adulti senza curarsi della presenza di me bambina, pronunciavano la parola “aborto”.
    Per tutte le volte in cui ho sentito donne, più avanti,  dire che avevano abortito. Una parola, un mondo, che finalmente ho voluto attraversare scrivendo il libro.


  • Nel tuo libro si parla di aborto, come mai questo tema? È sicuramente un tema forte!

    Anche se in parte ho già risposto sopra, aggiungo che affrontando questo tema, mi sono resa conto di cosa ci fosse ancora, dietro questo mio desiderio, di cui non ero consapevole: soccorrere, in un certo senso, tutte le donne che hanno condiviso questa terribile esperienza.
  • Ci parli un po’ dei tuoi protagonisti? Che tipi sono?

    Anna è una donna molto coraggiosa, che affronta le sue paure senza avere il timore del giudizio. Si sperimenta. Va fino in fondo.
    Mattia, il figlio, è un ragazzo che si sta iscrivendo all’Università sognando il suo futuro.
    Poi c’è Cristian, l’uomo che incontra Anna in ospedale: oltre a essere un uomo bello e un affermato medico ortopedico, le sarà di aiuto per il progetto di vita a cui Anna vorrà dedicarsi.
  • Cosa ci dobbiamo aspettare da questa storia? Avvisaci un po’.

    Un altalenarsi di stati d’animo. Dall’incipit che porterà chi legge subito dentro un breve inferno, alle risate che potranno giungere improvvise per l’innocente sbadataggine di Cristian, alle riflessioni cui condurrà Don Alberto, ai momenti di vita estemporanea  in un continuo succedere di emozioni.

  • Ci elenchi anche le tue precedenti pubblicazioni o ci dici se hai qualche progetto futuro?

    Ho già scritto numerosi romanzi, due raccolte di poesie e ho anche diretto e scritto due lavori teatrali. Di progetti, sì, sempre tanti. Ma al momento niente di così pronto da potervi raccontare i dettagli.

  • Stai parlando a un lettore che ancora non ti conosce, perché dovrebbe leggerti?

    Perché potrebbe incontrare la donna a lui più vicina e scoprire quello che ancora non sa di lei.
    E se invece parlassi ad una lettrice, le direi che leggendo “Per voce tua” riconoscerebbe un po’, almeno un po’, di sé. E che insieme, noi donne, potremo andare più lontano.

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