Intervista all’autrice Caterina Deana

Intervista all’autrice Caterina Deana in merito al suo libro “Fiore di cactus”.

TRAMA

Appassionata di scrittura fin dall’adolescenza, Caterina Deana rende la scrittura mezzo prediletto di crescita, per trovare la sua strada tra i percorsi spesso sterrati e difficoltosi della vita. Questo libro non nasce con l’intento di essere pubblicato. Ogni parola che contiene è espressione dei sentimenti dell’autrice, il suo tentativo di riportare chiarezza in se stessa e, allo stesso tempo, rendere partecipe la persona che le ha suscitate della bellezza delle emozioni vissute. Il desiderio di raccogliere gli scritti coglie l’autrice in virtù della sua nuova consapevolezza del trascorrere del tempo, tempo che, troppo spesso, travolge i ricordi, cancellandoli, lasciando solo il nulla dietro di loro. L’auspicio è che, almeno questa volta, il nulla sia sconfitto dal ricordo custodito e condiviso.

INTERVISTA

  • Ciao e benvenuta su onlybookslover.it.
    Ciao, grazie a te per questa opportunità di farmi conoscere
  • Parlaci del tuo libro “FIORE DI CACTUS”!
    Sono molto legata a questo libro, è una storia d’amore, autobiografica, per questo molto viva in me; sostanzialmente è una raccolta di parte degli scritti che ho dedicato al mio amore, sfortunato ma molto intenso, giunto in un momento della mia vita nel quale pensavo non fosse più possibile un coinvolgimento così potente.
  • Come è arrivata l’idea?
    Essenzialmente è nata da un moto di ribellione; non riuscivo ad accettare che quanto avevo vissuto, pur facendomi carico dell’assenza del “lieto fine”, cadesse nel dimenticatoio. Volevo dare voce ai sentimenti sinceri; perché negarne la bellezza, seppur non più condivisi?
  • Ci spieghi come è nato il titolo? È arrivato prima o dopo la stesura?
    Il titolo è arrivato dopo, quando, appunto, ho deciso di non lasciar morire le parole che avevano descritto il mio amore; credo che la parte iniziale della dedica possa far comprendere la scelta del titolo: “Il fiore di cactus nasce fra spine aguzze, ma è così bello che ti ruba il respiro…”
  • Cosa ne pensi della poesia?
    E’ uno strumento magico, capace di dar luce ai moti dell’anima.
  • Questo è il tuo primo libro? Che emozioni hai provato dopo aver messo la parola “FINE”?
    Sì, “Fiore di Cactus” è il mio primo libro. Scriverlo, dato anche il soggetto, è stato inebriante; durante la stesura ho rivissuto ogni impeto della storia, come fosse ancora viva. L’emozione più travolgente, però, è arrivata con la proposta di pubblicazione, quando ho compreso che il libro non era considerato apprezzabile solo da me e da chi mi vuol bene.
  • Come mai hai scelto di scrivere poesia? Ti ha sempre affascinata?
    Come dicevo, questo libro è una raccolta di scritti che ho dedicato; mi è venuto spontaneo scriverli in quella forma e non ho voluto modificarli per la pubblicazione, così da lasciar loro l’originalità e spontaneità con quali sono stati redatti quando il libro non era ancora neppure ipotizzabile. Sì, la poesia mi ha sempre affascinato, sin da bambina, per la musicalità e il pathos che riesce trasmettere.
  • Un autore/autrice che ti sta particolarmente a cuore e perché.
    Una grandissima autrice, che ho sempre amato, è Oriana Fallaci, sia per gli argomenti trattati, a partire da “Lettera a un bambino mai nato” scritto da una donna per le donne, che divulgati con spirito giornalistico, alla ricerca della verità, come in “Un uomo” che è anche storia d’amore; adoro il suo stile crudo, ma mai insensibile; sono però davvero molte le autrici e gli autori che apprezzo, sia del passato che dei giorni nostri.
  • Stai parlando a un lettore che ancora non ti conosce, perché dovrebbe leggerti?
    “Fiore di Cactus”, a mio parere, è un libro che può appassionare chi ama le storie travagliate, la ricerca interiore e la poesia non in rima; è un libro passionale e romantico, indicato a chi ama sognare ad occhi aperti. E’ una spremuta d’amore.

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