Intervista all’autore Michele Cofrancesco

Intervista all’autore Michele Cofrancesco in merito al suo libro “Il venditore di miele” edito Porto Seguro Editore.

IL LIBRO

Siamo nel 2078 e Phil Phillison, venditore porta a porta, si presenta a George per vendergli del miele naturale. George rimane stupefatto. Anzitutto perché ormai esiste solo un’unica piattaforma di commercio on-line e i negozi fisici sono scomparsi. Poi, perché le api si sono estinte da parecchi decenni e, con esse, il loro prezioso frutto. George acquista il miele e, oltre a diventarne dipendente, subisce effetti collaterali devastanti. Il venditore di miele trae spunto dalla difficile condizione di vita nella quale vertono oggi le api sul pianeta Terra, ma va oltre il territorio esplorato, fino a costruire una dimensione inquietamente fantastica. Infine, da quest’ultima scaturisce lo stimolo a riflettere su questioni attuali: siamo proprio sicuri che un giorno non vedremo davvero delle api robotiche aggirarsi fra noi?

Intervista all’autore Michele Cofrancesco

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  • Parlaci del tuo libro “IL VENDITORE DI MIELE” in breve!

La storia ruota attorno alla figura di Phil, un giovane venditore porta a porta che si trova a proporre ai suoi avventori un prodotto ormai introvabile nel 2078: il miele. Il nettare si rivela misterioso e pericoloso a causa degli effetti che produce su chi lo assaggia.

  • Come è arrivata l’idea?

L’idea inziale era quella di scrivere un racconto su un venditore porta a porta in un mondo che ha bandito del tutto il commercio fisico a vantaggio di quello on-line. Questo venditore avrebbe dovuto portare in dote un articolo così straordinario da stupire in maniera indelebile il possibile cliente. Non trovavo, però, nessuna idea che mi soddisfacesse. Così ho guardato il problema da un altro punto di vista e ho pensato che il mio venditore potesse vendere un articolo scomparso dalla faccia della terra. Visto come stiamo trattando questo nostro pianeta, le possibilità si sono moltiplicate e la scelta è caduta quasi inevitabilmente sulle api e sul miele.

  • Ci spieghi come è nato il titolo? È arrivato prima o dopo la stesura?

Diciamo che prima è nato il titolo e poi si è sviluppato il racconto.

  • C’è un evento nel libro che è stato particolarmente difficile scrivere?

Non particolarmente. Direi che è stato tutto difficile da scrivere. Le ore passate a guardare il foglio bianco sono state frustranti, però sono soddisfatto di aver tenuto botta e portato a termine la prima parte del mio progetto.

  • Cosa ci dobbiamo aspettare da questa storia? Cosa volevi trasmettere?

Solo qualche ora di svago. In questo libro non c’è nessuna morale e nessun insegnamento. Io sono fondamentalmente una persona ignorante e non ho nulla da insegnare a nessuno

  • Questo è il tuo primo libro?

Sì, è il mio primo libro e, spero, non l’ultimo.

  • Quanto c’è di te in questa storia?

Credevo ci fosse poco di me, ma chi ha letto il libro mi ha fatto notare che sin dai primi passaggi, la mia pigrizia cronica si è fatta palese. J

  • Stai parlando a un lettore che ancora non ti conosce, perché dovrebbe leggerti?

Solo per passare qualche ora di svago e ascoltare le storie di personaggi che ho cercato di rendere un po’ particolari… e strani.

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