Intervista all’autore Marco Caneva

Intervista all’autore Marco Caneva in merito al suo libro “Bunker. Storia di amore e crimine”.

IL LIBRO

Giovanni, agente di polizia di Torino, viene inviato in Calabria per comandare i “Falchi”, un reparto speciale creato per scovare e arrestare i latitanti nascosti nei loro rifugi, i Bunker. Dopo l’arresto di un pericoloso criminale, durante le operazioni investigative al fine di trovare prove per farlo condannare conosce Laura, moglie del malavitoso, anche lei invischiata negli affari illeciti del marito. Farla confessare sarebbe essenziale ma la donna dovrebbe pentirsi, e cambiare vita. Stanca di sentirsi imprigionata in questa esistenza, fatta di omertà, menzogne e soprusi, solo con l’aiuto di Giovanni riuscirà a prendere una decisione. Tra i due nascerà un amore impossibile, tanto romantico quanto rischioso.

Intervista all’autore Marco Caneva

Ciao Marco e benvenuto su Onlybookslover.it.

  • Parlaci del tuo libro “ Storia di amore e crimine” in breve!

E’ un viaggio avventuroso tra nord e sud Italia tra crimine, giustizia, pentimento e un amore impossibile e molto pericoloso. La storia di Giovanni Sala, un bravo agente di Polizia di stanza al nord, a Torino, che viene inviato in Calabria per dirigere una squadra che ha lo scopo di cercare e catturare i latitanti nascosti nei loro Bunker disseminati nel territorio italiano. Il libro comincia con uno di questi arresti eccellenti e proseguendo le indagini su questo criminale Giovanni conoscerà la moglie Laura. Invischiata nelle   malefatte della famiglia del marito, Giovanni scoprirà che la donna non è la classica moglie di un criminale, solo interessata ai soldi  e alla bella vita ma una donna onesta e di principi, finita sulla strada sbagliata quando era solo la ragazza più bella del paese. Stancadi una vita di omertà e prepotenze ai danni dei suoi concittadini avrà con Giovanni la possibilità di cambiare vita, ma il prezzo da pagare è molto alto.

  • Come è arrivata l’idea?

Credo che uno scrittore, se non di genere Fantasy, tragga ispirazione dalla realtà che lo circonda, dal mondo in cui vive, dalle persone che incontra. Quando ero un ragazzo rimasi molto impressionato dagli attentati ai Giudici Falcone e Borsellino e da allora ho sempre avuto a cuore la tematica della lotta alla criminalità in Italia.

La figura della protagonista femminile mi è stata ispirata da una donna realmente vissuta, Lea Garofalo, trovata uccisa nella mia città perché si era ribellata all’omertà e ai crimini della sua famiglia criminale. Non volevo scrivere solo di questo, così ci ho ambientato questa storia d’amore complicato.

  • C’è un evento nel libro che è stato particolarmente difficile scrivere?

Pur trattandosi principalmente di una storia romantica accadono atti criminosi e violenti che non è stato facile descrivere nella loro crudezza.

  • Cosa ci dobbiamo aspettare da questa storia? Cosa volevi trasmettere?

Che non bisogna mai abbassare la guardia verso il crimine organizzato perchè rende l’Italia un paese peggiore ma soprattutto, come ho scritto nella dedica, è dedicato a tutte le persone che scelgono ogni giorno di fare la cosa giusta.

  • Questo è il tuo primo libro?

No ho pubblicato, sempre con Caosfera Edizioni, (se può taggarla) una raccolta di dieci racconti di narrativa contemporanea, raccolta che mi ha dato tante soddisfazioni grazie a numerosi premi ricevuti in concorsi nazionali per racconti e raccolte.

  • Quanto c’è di te in questa storia?

Molto. L’autore è un po’ in tutti i personaggi. Per alcuni è facile immedesimarsi, per altri più difficile ma l’intento è sempre questo e spero sia buono il risultato

  • Che tecnica usi quando scrivi un libro? Sei solito effettuare delle ricerche?

Con i racconti ho imparato a lavorare con più mestiere perché io scrivo di getto e d’istinto quello che mi suggerisce l’ispirazione ma poi tutto deve essere rivisto, editato e corretto con attenzione. Per Bunker Storia di amore e crimine ho dovuto fare ricerche sull’operato e organizzazione delle forze dell’ordine, sui processi legali e sulla detenzione in carcere per scrivere riferimenti e ambientazioni corrette

  • Stai parlando a un lettore che ancora non ti conosce, perché dovrebbe leggerti?

Cerco di raccontare storie che possono riguardare tutti, che fanno trascorrere del tempo libero facendo sia viaggiare con l’immaginazione il lettore sia farlo riflettere sulle tematiche che racconto

 

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