Intervista all’autore Francesco Nugnes

Intervista all’autore Francesco Nugnes sulla sua raccolta poetica “Posso abbracciarti?” edito Milena Edizioni.

TRAMA

Avremmo mai pensato di chiedere a qualcuno: «Posso abbracciarti?» Il solo domandarlo interpone una distanza. Distanza nei luoghi di un Paese malinconico e mai così solitario, in un anno di promontori in cui ostenta sicurezza ma rivela fragilità. Distanza tra natura e uomo, cornice e firma nell’angolo, all’interno di un quadro dove una foglia, alunna della vita, volteggia e si posa per giacere per sempre nell’autunno della nostra esistenza. Questa silloge è dedicata ai gesti che ci emozionano e che più ci sono mancati. La poesia invita il lettore a un abbraccio clandestino, che lo tiene sospeso tra tentazione e speranza.

INTERVISTA

  • Ciao e benvenuto su onlybookslover.it.
    Parlaci del tuo libro!

Più che un libro un progetto. La poesia è spesso associata al libro, alla scrittura ma questo è un progetto che coinvolge varie arti. All’interno infatti ci sono poesie, una sezione di immagini e parole, fotografie di sculture di un artista torinese e tre testi di canzone.

E’ bello trovare fili conduttori diversi ogni volta per poter proporre la poesia in modo nuovo, originale e ‘Posso abbracciArti?’ va proprio in questa direzione. Si parte da una domanda che in realtà interpone già una distanza tra due interlocutori ma all’interno si è coinvolti in un vero e proprio abbraccio attraverso testi dedicati ai gesti e alle emozioni che ci sono più mancate in questo periodo. 

  • Come è arrivata l’idea?

L’idea è arrivata improvvisa, come per il mio primo libro ‘Papà di cosa è fatta la luna?’. E’ nato tutto da una domanda che mi ha fermato appena l’ho sentita e da un testo che ho scritto, ‘L’abbraccio’, a gennaio 2020, poco prima che scoppiasse questa pandemia quando eravamo ancora ignari di tutto ciò che sarebbe successo. Ironia della sorte. 

  • Ti è sempre piaciuto il mondo della poesia?

L’ho apprezzato a tratti, mi ha incuriosito sin da piccolo il mondo di Gianni Rodari, le sue immagini e la musicalità. Crescendo ho apprezzato i classici e negli ultimi anni ho approfondito i contemporanei e i testi dei cantautori italiani degli anni Ottanta e Novanta. La musica è un’altra mia grande passione, così come l’abbraccio tra note e versi. 

  • Ci elenchi anche le tue precedenti pubblicazioni o quelle future, se ne hai in progetto?

Ho pubblicato nel 2019 ‘Papà di cosa è fatta la luna?’, silloge poetica, con Aletti Editore, oltre ad essere stato inserito in alcune Antologie Poetiche. Ho in progetto diversi ‘piccoli sogni’, come mi piace chiamarli, sempre diversi ma sempre inerenti all’ambito poetico. Per scaramanzia non voglio dire nulla.

  • Ai lettori scettici verso la poesia cosa diresti per farli avvicinare a questo mondo?

Direi molte cose. Prima di tutto parto da me però. Mi chiedo perché ci siano cosi tanti lettori scettici, cosi come pochi centimetri dedicati alla poesia in tutte le librerie.

Poi inviterei le librerie, le location distanti da questo mondo, ad aprirsi alla poesia. Se pensiamo che la poesia siano solo libri e raccolte di testi di migliaia di autori ogni anno lo scetticismo rimarrà. La poesia deve andare per le strade, nelle carceri, nello sport, nei locali, deve ‘viaggiare’: e in questo viaggio le altre arti sono meravigliosa compagnia nel cammino. Allora i lettori inizieranno dal libro e ricercheranno quel mondo e quella verità nascosta dietro le parole dell’autore, alla ricerca di se stessi e della nostra profondità prima di tutto. Proprio per questo motivo sono membro dei Poeti Emozionali, gruppo di autori che stimo e che crede nella divulgazione della Poesia, e della Nazionale Italiana Poeti che unisce Sport, Beneficenza e Poesia portando la Poesia in luoghi dov’è non è abituata ad essere ascoltata e scritta.  

  • Un autore/autrice che ti sta particolarmente a cuore e perché.

Mi stanno particolarmente a cuore autori contemporanei che ho avuto l’onore e il piacere di conoscere perché ho scoperto il mondo dietro e dentro di loro. Autori classici che rileggo sempre con piacere sono Gianni Rodari e Italo Calvino.  

  • Stai parlando a un lettore che ancora non ti conosce, perché dovrebbe leggerti?

Domanda difficile, chi mi legge e (spero) mi apprezza mi fa notare che legge genuinità, verità e immagini che sono mie ma che diventano subito di chi le scopre parola dopo parola. 

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