Intervista all’autore Francesco Lorusso

Intervista all’autore Francesco Lorusso in merito al suo libro “Giulio Agricola. Il tribuno della Britannia”.

Il libro

Gneo Giulio Agricola, discendente del grande conquistatore della Gallia, Giulio Cesare. Iniziò il suo Cursus Honorum come Tribuno militare e attendente del governatore Svetonio Paolino e fin dalle prime campagne militari si distinse per arguzia, tanto da essere considerato il protetto degli Dei. Partecipò alla missione che lo consacrò come Eroe quando massacrarono i feroci sacerdoti del sangue conosciuti come druidi in occasione della festa del dio Lud, presso l’isola di Mona (odierna Anglesey). Ma la battaglia più grande che dovette affrontare fu la rivolta in massa dei Celti contro il dominio romano e/o le popolazioni filoromane tanto che le conseguenze degli eventi ebbero dei risvolti riconducibili ai giorni nostri.

Intervista all’autore Francesco Lorusso

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  • Parlaci del tuo libro “Giulio Agricola – Il Tribuno della Britannia” in breve!

Questo libro narra i quattro anni di servizio militare in Britannia del protagonista. In questo libro c’è amore, passione, violenza, coraggio, magia o presunta tale (i romani erano molto creduloni) e battaglie continue.

Gneo Giulio Agricola, discende del grande conquistatore della Gallia, Giulio Cesare. Iniziò il suo Cursus Honorum come Tribuno Militare e attendente del Governatore Svetonio Paolino e fin dalle prime campagne militari si distinse per arguzia, tanto da essere considerato il protetto degli Dei. Partecipò alla missione che lo consacrò come Eroe quando massacrarono i feroci sacerdoti del sangue conosciuti come druidi in occasione della festa del dio Lud, presso l’isola di Mona (odierna Anglesey). Ma la battaglia più grande che dovette affrontare fu la rivolta in massa dei Celti contro il dominio romano e/o le popolazioni filoromane tanto che le conseguenze degli eventi ebbero dei risvolti riconducibili ai giorni nostri.

  • Come è arrivata l’idea?

Giulio Agricola è saltato fuori per caso, stavo conducendo delle ricerche per decantare le gesta di un generale bizantino temuto da moltissimi popoli e notai che l’Hibernia odierna Irlanda non era stata conquistata e volli approfondire, in poco tempo raccolsi così tanto materiale che mi portò in poco tempo a scrivere il primo libro che ha ottenuto da inedito ottimi risultati nei concorsi letterari, arrivando alla pubblicazione gratuita.

  • C’è un evento nel libro che è stato particolarmente difficile scrivere?

La fase più difficile per uno scrittore arriva quando si deve per forza, almeno per il romanzo storico, scrivere qualcosa che ci ripugna.

Scrivere di violenze su minori e/o stupri mi ha provocato un notevole dolore che il solo rileggere quelle pagine mi fa stare male. Cerco di narrare la storia così com’è stata e si sa che la guerra porta moltissime conseguenze negative, perpetrate dai vincitori sui vinti.

  • Cosa ci dobbiamo aspettare da questa storia? Cosa volevi trasmettere?

Quando ho iniziato a scrivere questo libro, volevo trasmette al mondo le gesta di un uomo che la storia ha salvaguardato solo in parte, grazie a Tacito che è riuscito a trasmettere le sue gesta. Man mano che l’opera prendeva forma ho notato che molti libri non prestano attenzione ai vinti o alle conseguenze che certe decisioni comportano su tutta la popolazione se queste vengono effettuate da capi clan, re o comandanti, lo scopo e far comprendere ai lettori che esistono cattivi e buoni anche tra i vincitori e i vinti e cosa cosa comporta imbracciare le armi.

  • Questo è il tuo primo libro?

Se per primo libro, si vuole intendere come primo romanzo storico, sì, ma è il terzo che viene pubblicato, i primi due sono Heroic Fantasy e fanno parte di una saga che conta circa otto libri. Per ciò che concerne i romanzi storici, penso che ne scriverò molti di più, la mia costante ricerca di imprese epiche mi impone di cercare e studiare le battaglie del passato per parlare di eroi che la storia ha dimenticato.

  • Quanto c’è di te in questa storia?

In ogni libro che ho scritto vi ho racchiusa una parte di me, emozioni, sogni ed esperienze fatte fino al momento in cui ho digitato le prime frasi che sono andata a comporre la mia opera e che adesso sicuramente sono mutate/cambiate. Rileggere le pagine che ho scritto, mi porta alla memoria ciò che in quel momento stavo provando.

  • Che tecnica usi quando scrivi un libro? Sei solito effettuare delle ricerche?

Per scrivere un romanzo storico, le ricerche sono alla base di tutto. Non basta fare ricerche solo sul personaggio che si è scelto come protagonista ma anche di tutti coloro che gli orbitano attorno. Parlare di un personaggio realmente esistito è difficile, soprattutto se vi sono poche fonti al riguardo, bisogna comprendere che il carattere è mutevole e l’incontro con determinate persone e certe situazione contribuisce alla sua crescita.

Bisogna fare più di una ricerca e confrontarle tutte e in alcuni casi incrociarli, per essere i più scrupolosi possibili.

  • Stai parlando a un lettore che ancora non ti conosce, perché dovrebbe leggerti?

Ultimamente sui social network, questa è una domanda che tutti i scrittori esordienti ed emergenti si pongono.

Mi rivolgo agli appassionati di storia e imprese eroiche: “Volete leggere qualcosa di nuovo? Un libro che mentre lo leggete vi sembrerà di trovarvi al suo interno e quasi interagire con i personaggi? Se volete scoprire se questo è il libro che fa a caso vostro, potete sempre andare sul sito della Helicon Edizioni e leggere l’estratto, sono sicuro che non ve ne pentirete”.

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