Intervista all’autore Christian Di Capri

Intervista all’autore Christian Di Capri che ci racconta qualcosa in più su di lui e su “L’erba cattiva” il suo thriller che trovate su AMAZON.

Intervista all'autore Christian Di Capri

TRAMA

Se ciò che siamo e rappresentiamo oggi è frutto delle nostre scelte passate, beh, quelle di Alberto sono alquanto discutibili. Cresciuto con una indole perfida e prevaricatrice, ha ottenuto svariati successi: una bella casa, una famiglia amorevole, un buon lavoro nel digitale. Il tutto essendo partito dal basso. La sua vita, dopo il divorzio, non ha avuto particolari ripercussioni dal punto di vista psicologico: ha continuato a bistrattare il prossimo pur di ottenere ciò che vuole. Ha inoltre potuto sperimentare diverse pratiche sessuali con escort di alta fascia. Ma la vita, ad un certo punto, gli presenta il conto. Un pomeriggio si accorge che, nella sua cantina di Zerbolò, giace inerme una donna con il volto coperto da una maschera da clown. Non solo: la malcapitata è rinchiusa all’interno di una cella metallica. Tutto normale, se non fosse che quella cantina era in disuso da anni e prima c’erano soltanto vecchi mobili e scatoloni. Chiamare la polizia è rischioso: si accorge di far parte di un piano ben studiato, e seguire le istruzioni del sequestratore dalla voce metallica gli sembra l’unica opportunità per uscirne indenne. Ma forse, questa volta, la sua capacità di divincolarsi dalle situazioni più ostiche non gli sarà di grande aiuto. I demoni del suo passato sono tornati in superficie.

INTERVISTA

  • Ciao Christian e benvenuto su onlybookslover.it.
    Parlaci di “L’erba cattiva” il tuo libro!

    Ciao Arianna! “L’erba cattiva” è nata un anno fa (ne parlo come se fosse una figlia, ma forse un po’ lo è). Sono molto legato a questa storia di finzione, perché dietro le strutture narrative utilizzate si cela un messaggio per me molto importante.
  • Come è arrivata l’idea?

    In spiaggia. Tutto l’anno bramo di essere su un lettino a rilassarmi in riva al mare e, quando quel momento arriva, mi annoio. Da morire. Quel giorno avevo il pc con me e la mia ragazza stava facendo un sonnellino. Accesi il laptop e iniziai a buttare giù qualche riga. Mi dissi “dai, esagera, deve essere una situazione paradossale”. Così continuai a digitare sulla tastiera, non curandomi della verosimiglianza della storia. Più tardi, in fase di editing, capii che forse era meglio pensare prima e scrivere poi!
  • C’è un evento nel libro che hai particolarmente ODIATO e uno AMATO scrivere?

    Il momento che più ho odiato, se vogliamo usare questo termine, è stato quando ho dovuto riscrivere buona parte del libro. Mi ero confrontato con la mia editor e mi ero reso conto che alcuni pezzi non giravano bene nell’ingranaggio. Ero un po’ giù di morale, però, a posteriori, sono contento di aver dato retta a quei preziosi consigli. Il momento che più ho amato, invece, non lo posso dire, è una delle scene più importanti del libro!

  • Ci parli un po’ dei tuoi protagonisti? Che tipi sono?

    La storia ha sette personaggi in tutto (o almeno quelli di rilievo). Alberto, il protagonista, è un tipo egocentrico, egoista ed arrivista. Poi c’è il suo migliore amico, Luca. Un tipo più tranquillo, riservato, sposato con Sara. Poi c’è Monica che… senza dare troppi indizi, vorrei sottolineare il fatto che ogni personaggio di questa storia combatte contro qualcosa, che sia un pregiudizio, un desiderio non realizzato oppure contro un torto subito. Come dico spesso: la vita è fatta di scelte. Giuste o sbagliate che siano, porteranno sempre a delle conseguenze. E i miei personaggi dovranno affrontarle.

  • Cosa ci dobbiamo aspettare da questa storia? Avvisaci un po’.

    Io sono dell’idea che ogni storia che leggiamo, sentiamo o vediamo debba avere una morale. Quindi anche questa ce l’ha. Cosa bisogna aspettarsi? Mi piacerebbe pensare che, il lettore, inizi questa avventura e si interroghi su cosa avrebbe fatto lui al posto dei personaggi del libro. Come avrebbe affrontato lui quella situazione? Avrebbe fatto come Alberto, Monica, Luigi? Oppure avrebbe preso un’altra decisione? Insomma, ho cercato di mantenere alto il ritmo in ogni capitolo per non far perdere d’interesse il lettore e per farlo immergere con entrambi i piedi nella trama. Ho eliminato tutte le parti superflue, ho tenuto solo l’essenziale ai fini dello svolgimento della trama. Quindi, la risposta alla domanda è: ritmo.

  • Come mai ti sei buttato nel genere thriller? Sei sempre stato un appassionato del genere?

    Io leggo essenzialmente thriller 😊 mi è venuto quindi più naturale scegliere questo genere. Leggo anche un po’ di narrativa, sia italiana che straniera. Ho cercato quindi di trasmettere un po’ di umorismo che ho notato in alcuni libri inglesi.

  • Come è avvenuta la scelta di titolo e copertina?

    Viva la grafica! Nella vita sono un web designer, quindi non vedevo l’ora di creare la mia copertina. Ho cercato nelle immagini a stock su internet, non sapendo bene cosa inserire nella copertina. Volevo soltanto che fosse ad effetto. Doveva a tutti costi catturare l’attenzione. Il risultato finale è sotto gli occhi di tutti, spero di aver centrato il mio obiettivo. Il titolo, invece, mi è stato suggerito da un’amica. Quello originale doveva essere “il gioco della verità”, ma esiste già un libro molto famoso con questo titolo, quindi ho preferito evitare. Quando la mia amica, dopo aver letto il mio romanzo, mi ha detto “sai come dovresti intitolarlo? L’erba cattiva. Lo trovo azzeccato!”, non potei che essere più d’accordo con lei.

  • Ci elenchi anche le tue precedenti pubblicazioni o quelle future, se ne hai in progetto?

    L’erba cattiva è la mia prima pubblicazione. Ho in cantiere un’altra storia, forse vedrà la luce a marzo dell’anno prossimo.

  • Stai parlando a un lettore che ancora non ti conosce, perché dovrebbe leggerti?

    Bella domanda. Dicono che, nella vita, perdonare e vendere siano tra le cose più difficili da fare. Ed è così. Quindi, se vorrete scoprire come si riesce a perdonare, dovrete acquistare il mio romanzo! A parte gli scherzi: chi ha letto il romanzo mi ha poi riferito di aver provato sensazioni contrastanti quando l’ha concluso. Questo mi riempie di gioia. Ovvero il fatto che questa storia non sia passata inosservata ma che abbia fatto riflettere. Se state cercando un libro del genere, l’erba cattiva fa al caso vostro.

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