Intervista a Vanessa Marini

Ciao lettori, ecco l’intervista del giorno con VANESSA MARINI

 

Note biografiche Vanessa Marini nasce a Livorno il 18 agosto 1969. Ha frequentato l’I.T.C. Calamandrei di Livorno e lavora tuttora in banca al Monte dei Paschi di Siena. Suo padre è un pittore e autore, tra l’altro, di tutte le copertine dei suoi libri. Attualmente vive a Rosignano Solvay con la sua famiglia. L’autrice esordisce nel 2016 con il primo dei libri che compongono una collana intitolata “LE DONNE SONO FARFALLE, NON FORMICHE”, dedicata al mondo delle donne, alle violenze, stereotipi e discriminazioni di genere. La collana ha ricevuto il “Premio per la legalità”, a Giuliano Edizione 2017. Tutti editi da KIMERIK, sono stati pubblicati LA LAMA INVISIBILE, LA RAGAZZA CHE DIPINGEVA SUI MURI (terzo classificato per la sezione narrativa edita al Premio letterario “Le parole dell’anima Città di Casoria”), IO MI SALVO DA SOLA, MURI DI CRISTALLO, SWICH-OFF VITTIMA COLLATERALE, SPIAGGE BIANCHE (primo classificato sezione narrativa edita Premio per la legalità 2018). Molto attiva sui social, ha una pagina Facebook a nome Vanessa Marini scrittrice.


Ti sei mai cimentata in altri generi?

Io scrivo romanzi che parlano di storie di donne. Non ho mai affrontato altri generi anche se mi piacerebbe saper scrivere poesie.

Il tuo autore preferito?
Non ne ho. Sono onnivora per quanto riguarda i libri. Leggo ogni genere, dai saggi ai libri fantasy, dai legal thriller ai libri di avventura, dai romantici ai libri ispirati a storie vere. Ho un interesse viscerale per la cronaca e me ne servo per scrivere trame che siano il più possibile attuali e verosimili.

La tua scrittura si ispira a qualche scrittore in particolare?
Direi di no. Il mio è un progetto editoriale che oserei definire impegnato, come si diceva un tempo. Si chiama “le donne sono farfalle, non formiche” e mira alla sensibilizzazione sul problema della violenza di genere e il bullismo. Ma parlo anche di lavoro, di ambiente, di adolescenza, di tutto ciò che fa parte della vita delle donne.

Quanto tempo dedichi alla scrittura?
Dipende dai periodi. A volte non scrivo per settimane. In altri periodi scrivo ogni giorno per diverse ore al giorno. Devo saper ottimizzare i tempi e concentrare la mia creatività, visto che lavoro in banca per 8 ore al giorno e ho un marito e due figlie di 15 anni. Diciamo che io sono una scrittrice da “turno 2/10 del marito”… ovviamente è ironico.

Come arriva l ispirazione?
Io decido prima l’argomento principale di cui voglio parlare e il messaggio che voglio trasmettere al lettore. Poi faccio un gran lavoro di ricerca che può durare anche mesi, e costruisco la trama, che poi arricchisco man mano che scrivo.

Da quanto tempo scrivi?
In modo organizzato da tre anni, ma spot praticamente da sempre.

Come hai iniziato?
Dopo aver letto la Saga Twilight. So che sembra strano ma è la verità.

Ti occupi di altro nella vita?
Lavoro in banca da 26 anni. E mi piace viaggiare.

Stai gia lavorando su qualche altro libro?
Si. Un libro ispirato ad una storia vera. Quella di una bambina di origine russa adottata da una mia collega.

Cosa ne pensi del mondo dell’editoria?
Un mondo complicato. Non è facile districarsi e soprattutto non sempre i buoni libri hanno l’attenzione che meriterebbero. È difficile fare il salto di qualità. Ammettendo che possiedi un buon materiale non arriverai mai da nessuna parte se non trovi un editore che creda in te e investa in una distribuzione capillare e in una promozione efficace. Io sono a questo punto. Ho feedback molto positivi dai miei lettori ma tutto ciò che faccio è frutto di iniziative personali portate avanti molto faticosamente.

You may also like