Intervista a Melissa Pratelli

Seconda intervista della giornata. Si presenta MELISSA PRATELLI

Melissa Pratelli è nata a Pesaro, sulla riviera Adriatica.
Dopo aver frequentato il liceo linguistico nella sua città, si è laureata presso la facoltà di lingue e letterature straniere di Urbino, perseguendo la sua passione per le lingue. Sin dalla tenera età, ha amato i libri e la lettura e la sensazione travolgente di perdersi dentro nuovi mondi e nuove storie.
Amante del genere fantasy e del genere romance, esordisce nel 2011 con una piccola casa editrice.
Nel 2016 pubblica con la Dark Zone Edizioni il primo romance, uno young adult dal titolo “Ancora un po’ di Charlie”. Seguono, sempre con la Dark Zone, altri due romance new adult dal titolo “Dillo alla luna” e “È tutto qui” e il primo volume di una saga paranormal romance “I Figli di Danu. Il richiamo”.

Opere:
Romance
– Ancora un po’ di Charlie (2016)
– Dillo alla Luna (2017)
– È tutto qui (2018)

Urban fantasy/paranormal romance
– I Figli di Danu. Il richiamo (2017)
– I Figli di Danu. La Confraternita (dicembre 2018)


Ti sei mai cimentata in altri generi?

Ciao, innanzitutto vi ringrazio per lo spazio dedicato e per l’intervista. Per quanto riguarda la domanda, sì, mi sono cimentata nel genere paranormal romance con la mia saga “I Figli di Danu”. Il primo volume è già disponibile, il secondo uscirà a dicembre.

Il tuo autore preferito?

Sceglierne solo uno è difficile, specie perché leggo generi diversi tra loro, se dovessi fare riferimento al filone romance, direi sicuramente Colleen Hoover.

La tua scrittura si ispira a qualche scrittore in particolare?

In verità no, diciamo che raccolgo spunti da tutto ciò che leggo e ogni storia e stile mi aiuta a maturare e a migliorare. Un’autrice che ammiro molto e nel cui stile mi riconosco un po’ di più è Jennifer Armentrout.

Quanto tempo dedichi alla scrittura?

Tutto il tempo possibile. Purtroppo, non è sempre facile ritagliarsi momenti da dedicare alla scrittura. Lavorando sei mesi all’anno, riesco a concentrarmi sulla scrittura almeno nei mesi invernali, recuperando ciò che non riesco a fare durante la stagione in hotel.

Come arriva l’ispirazione?

Arriva all’improvviso, attraverso immagini, o dialoghi, o emozioni che mi suggeriscono i personaggi. A quel punto è obbligatorio mettersi a scrivere, per non rischiare di perdere lo slancio del momento.

Da quanto tempo scrivi?

Scrivo in modo regolare e continuativo dal 2015, ma ho iniziato anni prima, durante l’università. Il primo romanzo che ho scritto risale al 2010, ma ho tardato prima di decidermi a pubblicarlo.

Come hai iniziato?

Ho iniziato per svago, in realtà. Come dicevo, frequentavo l’università e avevo bisogno di una valvola di sfogo. Adoravo e adoro tutt’ora leggere e ho provato il desiderio di poter essere io a tenere le redini di una storia, a poter decidere come muovere i personaggi e dove farli arrivare. Da lì ho cominciato a scrivere il mio primo romanzo.

Ti occupi di altro nella vita?

Sì, come accennavo prima, ho un lavoro come receptionist in hotel che mi occupa sei mesi all’anno. Li considero entrambi i miei lavori, ma la scrittura è ciò che desidero fare davvero e spero di poterlo rendere, un giorno, il mio unico lavoro.

Stai già lavorando su qualche altro libro?

Sì, sto lavorando sul secondo volume della serie Stronger, seguito del mio ultimo romance “È tutto qui” e che porterò con me al Festival del romance italiano. Ho inoltre altri progetti in ballo, come il proseguo della saga paranormal e un paio di spinoff di romance già pubblicati.

Cosa ne pensi del mondo dell’editoria?

Penso che si stia aprendo maggiormente alle autrici/autori italiani e di questo sono molto contenta. Alcuni metodi di selezione delle opere non li trovo proprio ottimali, ma è un bene che le big si concentrino anche sui tanti scrittori del nostro paese, anziché limitarsi a tradurre gli autori stranieri. Nell’ambito della piccola e media editoria, ho visto nascere tante nuove case editrici negli ultimi anni e ne sono davvero felice. Io stessa pubblico con una casa editrice di medie dimensioni, la DZ Edizioni, e con la quale mi trovo molto bene sia per quanto riguarda la professionalità a tutti i livelli, sia dal lato umano.

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