Intervista a Marialuisa Moro

Marialuisa Moro è nata a Venezia, ma è milanese d’adozione. Ha sempre avuto la passione
della scrittura, praticata intensamente a partire dal duemila.

Laureata in lingue, ha lavorato nel campo scolastico ed editoriale.
Ha scritto romanzi di genere thriller e noir (Donne cattive muoiono, Premonizione,
Dietro la tela, Le montagne stanno a guardare, Storia di follia, Prigionieri
dell’acqua, Zoccoli assassini, Girotondo, Incubo, Il peccato porta il tuo nome,
Puzzle, Tarocchi, Orrore a Helsinki, Un piccolo scambio, Il pozzo di Alesund,
Elli ) di vita contemporanea (Vite sbagliate, L’età di mezzo, Questione di
soldi) psicologici (Il quaderno) e paranormali (L’uomo sulla panchina), oltre
che due raccolte di racconti “Tu non devi crescere” e “Dark America”.
Ha vinto due premi letterari: S. Margherita ligure – Franco Delpino con “L’età di mezzo” e il premio Minerva con “Vite sbagliate”, ora in vendita sotto il titolo di “Io
e Zdenka”.
Le opere citate sono pubblicate in formato ebook (alcune anche in cartaceo) e
acquistabili su Amazon kindle store.


Ti sei mai cimentata in altri generi?
Sì, in vari generi. Prima di scoprire che i noir e i thriller sono la mia passione, ho scritto storie di vita contemporanea, tipo L’ETA’ DI MEZZO, QUESTIONE DI SOLDI, L’UOMO SULLA PANCHINA (paranormale), IL QUADERNO –  anatomia di un suicidio, intensamente psicologico, e una raccolta di racconti sotto il titolo TU NON DEVI CRESCERE  di genere vario.

Il tuo autore preferito?
Il mio autore preferito è Ken Follett, oltre a Stephen King, ai giallisti scandinavi, come Henning Mankell e molti altri.
La tua scrittura si ispira a qualche scrittore in particolare?
La mia scrittura si ispira proprio ad essi. Direi che mi sono formata soprattutto sui giallisti scandinavi. Infatti, dopo un viaggio in quei luoghi, ho scritto la mia triade nordica: PUZZLE, ORRORE A HELSINKI e IL POZZO DI ALESUND che sono forse quelli che amo maggiormente.
Quanto tempo dedichi alla scrittura?
Dipende dai periodi e dagli altri impegni. A volte parecchie ore al giorno, oppure niente del tutto. D’estate, per esempio, faccio una pausa di due o tre mesi , perché il caldo mi blocca.
Come arriva l ispirazione?
L’ispirazione arriva quando meno te la aspetti. Può venire da qualsiasi cosa: una persona, un’immagine, un fatto. La vita che gira intorno a me mi ispira, mi offre lo spunto; poi, naturalmente ci ricamo sopra a mio piacere.
Da quanto tempo scrivi?
Scrivo sul serio dai primi anni del duemila. La passione c’è sempre stata, scribacchiavo qualcosa anche da bambina, poi il lavoro e la famiglia mi hanno assorbita per anni. Quando i figli sono usciti di casa, ho potuto sfogarmi.
Come hai iniziato?

Ho iniziato con la storia di una famiglia moderna, in cui i figli ribelli cercano la loro strada e ne combinano di tutti i colori, mentre gli anziani di casa reclamano i loro diritti, per cui chi sta in mezzo (L’ETA’ DI MEZZO, appunto), paga le conseguenze di tutto, stritolato tra giovani e vecchi.
Ti occupi di altro nella vita?
Ho lavorato nel campo della scuola e dell’editoria; adesso mi dedico a scrittura, lettura, cane e altri interessi vari, tipo viaggi e antiquariato.
Stai già lavorando su qualche altro libro?
Ho appena terminato e pubblicato il mio ultimo libro, cimentandomi in qualcosa di diverso, in cui sesso e passione giocano un ruolo estremamente importante; il tutto, però tinto di nero. All’inizio voleva essere un romance, ma non ho potuto resistere alla mia vena dark. Parlo di UN AMANTE FANTASMA, che classificherei un noir passionale e che è la mia ventiquattresima opera.
Cosa ne pensi del mondo dell’editoria?
Ho avuto esperienze negative di quel mondo; case editrici che promettevano molto e non facevano niente, che ti pagavano solo se vendevi numeri assurdi di copie, ecc. Per questo ho deciso di diventare self, un’opportunità che fino a pochi anni fa non esisteva.

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