Intervista a Katia Arduini

Ciao lettori, eccoci tornati con l’intervista del giorno.
È qui con noi KATIA ARDUINI.

Ti sei mai cimentata in altri generi?

Per ora, ho pubblicato un solo libro e sono in uscita con il secondo perciò non ho avuto molto modo di spaziare tra i generi. Diciamo che mi trovo a mio agio scrivendo romance, ma un domani chi lo sa.

Il tuo autore preferito?

Amo Piervittorio Tondelli, Andrea De Carlo e Enrico Brizzi.

La tua scrittura si ispira a qualche scrittore in particolare?

Direi di no, almeno consapevolmente. Sicuramente ogni libro che ho letto è entrato un po’ nel mio modo di scrivere, ma cerco di avere uno stile mio.

Quanto tempo dedichi alla scrittura?

Avendo una bimba di dieci anni e un marito, capisci bene che i momenti per scrivere in santa pace si limitano a quando loro non sono in casa. Non ho una regola fissa: ci sono giorni in cui riesco a scrivere anche per un paio d’ore e altri in cui è già tanto se riesco a star seduta al pc dieci minuti.

Come arriva l’ispirazione?

La mia ispirazione è un po’ schizofrenica e arriva quando le pare. Può succedere mentre guardo un film, mentre ascolto una canzone o semplicemente osservando una persona per strada. Ci sono scene che ho scritto nate addirittura mentre facevo le pulizie.

Da quanto tempo scrivi?

Scrivo da sempre, ma pubblico in self solo dal 2017.

Come hai iniziato?

Ho sempre amato scrivere, tanto che alle elementari ero l’unica che non vedeva l’ora di fare i temi. Da ragazzina tenevo delle specie di diari, dove inventavo delle storie con trame degne delle peggiori soap-opera. Poi è arrivato il 2007, anno in cui ho provato a iniziare a dare una svolta “seria” alla mia scrittura. Ho iniziato a collaborare a livello amatoriale con un web magazine musicale (collaborazione che dura tutt’oggi), occupandomi di recensioni, interviste e articoli vari. Nel 2010 ho iniziato a pubblicare storie su un sito di scrittura amatoriale e a Natale del 2016 ho pubblicato come self “Xmas in Love”, una mini-mini raccolta di raccontini natalizi che considero più un esperimento. Il 2017 è l’anno del mio vero esordio, con la pubblicazione del romanzo “I’m Yours”.

Ti occupi di altro nella vita?

Sono una mamma, moglie casalinga.

Stai già lavorando su qualche altro libro?

Il mio secondo romanzo, “Summertime”, è in uscita. Si tratta di un romance contemporaneo.

Cosa ne pensi del mondo dell’editoria?

Non ho una gran esperienza, soprattutto per quanto riguarda le case editrici, visto che ho pubblicato solo come self. Posso dirti che, da self, ci sono lati positivi, tipo la libertà di scrivere quello che voglio e quando voglio, ma anche quelli negativi legati al dover darsi molto da fare per poter emergere. Per quanto riguarda le colleghe, posso ritenermi fortunata perché, fin’ora, non ho mai avuto nessun problema.

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