Intervista a Gea Petrini Writer Coach

Intervista a Gea Petrini Writer Coach in merito all’importanza della promozione e dei social. Di seguito il suo libro formativo:

Il libro

Promuovere un libro non significa fare volantinaggio a tappeto tra le varie piattaforme social: significa, invece, valorizzarsi come autori. Creare uno storytelling social pubblico. Diventare uno scrittore 3.0 che utilizza i social media per valorizzare la propria storia, costruire una community, relazionarsi con i lettori, promuovere i romanzi. Un’impresa che appare troppo impegnativa quando invece basterebbe cominciare con un cambio di mentalità perché la presenza digitale è una parte essenziale dell’identità del nuovo autore. Il personal branding e il book marketing si intrecciano allora in una diversa dimensione che prende vita nelle piattaforme social tra reel, post, tweet, storie. Il percorso tracciato in questo libro accompagna gli autori in ogni fase, per costruire una presenza in rete che li faccia esprimere in maniera efficace e soprattutto autentica. Si inizia dalle basi: il genere letterario, la voce social, i toni, il piano editoriale all’interno di un funnel ideato proprio per chi scrive. Così poi si affrontano le singole piattaforme e come viverle al meglio in base agli obiettivi e alle inclinazioni personali.

Intervista a Gea Petrini Writer Coach

Ciao Gea! Bentornata su onlybookslover.it

Parlaci un po’ del tuo ultimo libro: “Promuovere un libro con i social”

Ciao Arianna, felice di essere di nuovo nel tuo spazio dedicato agli autori. Si tratta di un libro, pubblicato con Capponi Editore, a cui tengo molto perché mi ha dato lopportunità di mettere insieme le mie competenze come social media expert e tutto quello che sul campo ho imparato come scrittrice. È grazie ai social media, infatti, che sono riuscita ad arrivare ai lettori dei miei fantasy. Una strada fatta di prove e di errori, destinata a cambiare di continuo in base ai nostri obiettivi, ma che è piena di opportunità per chi scrive. Nel libro quindi ho messo insieme lapproccio e il metodo, insieme alle strategie per ciascuna piattaforma. È un metodo che unisce il personal branding dellautore e il book marketing nellottica di valorizzare la nostra storia e arrivare alle emozioni dei lettori.

Come è arrivata questa tua scelta di scrivere un libro formativo?

Il mio esordio come autrice indie è avvenuto con un libro self-help per blogger, un manuale per chi parte da zero. Dopo avere iniziato la mia avventura come autrice fantasy ho continuato a specializzarmi sempre di più nel social media marketing attraverso corsi ed esami che mi hanno consentito di otterene delle certificazioni. Era arrivato per me il momento di restituire e condividere, nella consapevolezza che ancora io stessa ho moltissimo da imparare, per questo sono in formazione permanente. È stato poi grazie al mio editore, Domenico Capponi, che ha creduto nellidea di questo libro, che il progetto è diventato realtà.

Come hai iniziato il tuo percorso di Writer coach?

Tutto è iniziato dal profilo Instagram @geawritercoach dove condivido contenuti sulla scrittura e i social media per autori. In un anno e mezzo siamo diventati più di 10mila, e intanto ho deciso di aprire una Academy con i video corsi. Mi occupo di formazione anche per un altro target, i giornalisti e i comunicatori, per loro ho partecipato anche come docente in un Master alla Lumsa di Roma.

Credi che i social stiano sostituendo i metodi tradizionali di diffusione e promozione?

Più che una sostituzione, parlerei di una evoluzione. I social media rappresentano oggi una tappa privilegiata nella nostra strategia di marketing, sono diventati anzi il pilastro di una strategia efficace perché, come dico nel libro, lidentità digitale fa parte ormai del nostro essere scrittori. I social ci fanno stare dove stanno i lettori. Ma una completa pianificazione di book marketing mette insieme lonline e loffline, le librerie sono touch point importantissimi, come le fiere, gli eventi. Dobbiamo imparare a mettere insieme tutte queste opportunità in una stessa visione e pianificazione, è quello che cerco di fare nel libro.

Quanto è fondamentale per un autore la promozione di un libro? Io e te sappiamo bene la sua importanza. Spiegalo agli autori che ci leggono!

Guarda, Arianna, tantissimo. In questo credo intanto che non ci sia distinzione tra autori editi e indie, perché quello che andiamo a fare con i nostri social non sostituisce il lavoro di promozione che la casa editrice deve mettere in campo per il nostro libro in base agli accordi che abbiamo preso. Certo per gli scrittori indie sapersi promuovere sui social è determinante. Per me lo è stato, senza una strategia social non sarei arrivata a migliaia di lettori, questo è sicuro. Si tratta di entrare nellottica di cosa sia la promozione: non è mettere ovunque la nostra copertina, tartassare tutti i blogger, ma costruire uno storytelling che ci riguarda e che riesca a catturare lattenzione dei lettori fidelizzandoli.

Che consiglio daresti a un autore che non ha idea di come muoversi nel mondo promozionale?

Di leggere il mio libro! Mi scuso se sembra una risposta da marketing aggressivo ma Promuovere un libro con i social è pensato proprio per chi parte da zero. Per gli autori cioè che non hanno idea del primo passo da compiere, di come concretamente affrontare questo percorso. Si parte dal cambio di mentalità, si passa al metodo cioè il funnel dello scrittore, si scopre ogni piattaforma e si organizza il lancio del libro. Ci tengo a precisare che non è un generico libro di social media marketing, ma è specifico per gli autori, quindi calato sulle nostre esigenze. È adatto però anche agli scrittori che già navigano sui social con una certa consapevolezza: il libro può aiutarli a ottimizzare ancora di più la loro presenza.

Ultima domanda, quanta formazione ci vuole per rimanere costantemente “in piazza” e, di conseguenza, non avere un crollo interattivo e di visibilità?

Ti dicevo che io sono in formazione permanente, ma questo è dovuto al fatto che io stessa sono una formatrice. Come autori non è richiesto di fare mille corsi, ma capire i meccanismi di fondo che regolano i social. Io nel libro sono partita da quello, perché penso e questo mi è stato insegnato che se si afferrano quei meccanismi di fondo, poi ogni aggiornamento della piattaforma richiederà di sperimentare e provare ma non saremo più al buio, avremo la nostra bussola. Rispetto al tempo che dedichiamo ai social media, come altre creator digitali, sono per un uso il più possibile incentrato sulla autonomia. Non dobbiamo cioè diventare dipendenti dai social, ma trarne il meglio per noi. Per questo nel libro suggerisco anche un metodo di produttività che può aiutare, ma non vi dico di più per non fare spoiler. La qualità è più importante della quantità, ricordiamoci sempre questo.

 

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