INTERVISTA A ELISA CRESCENZI AUTRICE DI “ANIME SBAGLIATE, DESTINI INCROCIATI”

Ciao lettori! Benvenuti nella rubrica “Interviste” di Only books lover, oggi vi lascio in compagnia della dolce Elisa Crescenzi di cui romanzo “Anime sbagliate, destini incrociati” avrà presto una recensione qui sul blog!


BIOGRAFIA

Sono nata a San Giovanni Rotondo, in provincia di Foggia il 25 marzo 1989, ho trascorso i primi anni nel collinare pugliese, a Casalnuovo Monterotaro. A due anni mi sono trasferita per esigenza lavorativa dei miei genitori, in Lombardia a Gropel- lo Cairoli, un accogliente paese della Lomellina Pavese. Appassionata di danza moderna sin da piccola, ho frequenta- to il liceo artistico, in cui conseguito il diploma. Attualmente lavoro con i bambini, altra grande passione, di età compresa tra i sei mesi e i tre anni. L’amore per la lettura e la passione per il romanticismo han- no portato alla nascita del mio primo romanzo rosa, “La ric- etta della felicità”, primo capitolo di quella che diventerà poi la “trilogia della felicità”. Il primo e il secondo capitolo della storia è attualmente in pubblicazione con la casa editrice Albatros – Il Filo. Anime Sbagliate destini incrociati è il primo volume di una serie composta da quattro libri, dove le vite dei protagonisti si intrecciano creando trame diverse e sentimenti differenti. Anime Sbagliate è la mia prima storia d’amore, il mio primo romanzo con voce narrante sia maschile sia femminile.

LA SUA OPERA


INTERVISTA

Oggi parliamo di Anime Sbagliate Destini Incrociati, come ti senti ora che è uscito?

Ero molto agitata per l’uscita di questo libro, nonostante non fosse il primo con cui andavo in pubblicazione, eppure avevo quel peso alla stomaco mentre si avvicinava la data d’uscita che non so spiegare. Credevo che sarebbe stato un buco nell’acqua, che la storia di Giulia e Stefano non avrebbe toccato le giuste corde. Invece è stato fantastico vedere come addirittura certi blog, che avevano partecipato al review party, abbiano addirittura acquistato il cartaceo per quanto gli siano rimaste impresse le mie parole. È sempre emozionante vedere il proprio lavoro tra le mani dei lettori, e io non smetterò mai di ringraziarli per questo. Ora che il romanzo è fuori già da un mese pieno, posso dire di ritenermi abbastanza soddisfatta (dico abbastanza perché non sono mai felice dei risultati che raggiungo), il libro continua a girare insieme al mio nome e questo è davvero molto bello, ma è un po’ come una lotta con me stessa: penso di poter fare ancora meglio, ma soprattutto lo spero.

Ho notato che hai pubblicato in self-publishing, consa ne pensi di questa strada sempre più intrapresa dagli autori?

Pubblicare in Self al giorno d’oggi è una buona occasione per farsi conoscere da più lettori possibile. Hai tu la possibilità di gestire il libro come meglio credi, ma soprattutto puoi controllare ogni giorno le tue vendite e capire se il libro sta avendo pareri positivi o negativi. Ma ovviamente, come ogni cosa c’è anche il lato negativo: tutti, e ripeto tutti, hanno la possibilità di mettere il proprio libro in vendita, quindi la possibilità di emergere tra centinaia di libri è praticamente nulla, a meno che non resti tra i primi posti in classifica per mesi. Potrei tranquillamente far parte dei libri che non meritano di essere pubblicati, ma almeno vorrei sapere quale sia la giusta strada da intraprendere in questo percorso.

Questo romanzo non è l’unico che hai scritto, ce ne sono altri, che differenza sostanziale ci sono tra quelli pubblicati in precedenza e questo?

Per prima cosa sono diversa io. Sono passati quattro anni da quando ho scritto La ricetta della felicità, il mio modo di scrivere credo, e spero sia migliorato. Sono molto più riflessiva, inoltre ho imparato anche a scrivere dal punto di vista maschile, cosa che non credevo capace, ma che invece si è rivelata stupenda, mi trovo addirittura meglio nei panni dell’uomo che in quelli della donna!

La trilogia della felicità è un romanzo rosa, in cui troviamo tutti i problemi di una ragazza di diciannove anni alle prese con un amore un po’ difficile da gestire. Anime Sbagliate ha tutt’altra trama alle spalle: è una storia d’amore un po’ travagliata, con i suoi alti e i suoi bassi, con le sue complicazioni, con i vari intrecci che ne sono conseguiti. Ma come ogni storia nella mia testa è nata in modo del tutto spontaneo, nulla di costruito o elaborato, cerco sempre di restare ad un passo dalla realtà.

Anime Sbagliate Destini Incrociati è un nome che salta subito all’occhio, d’impatto. Come hai scelto questo titolo? Ti ha ispirato qualcosa?

Quando ho cominciato a costruire i personaggi nella mia testa, l’idea chiara era quella del protagonista maschile, Stefano. Lui, con i suoi tatuaggi e l’aria del cattivo ragazzo, era lo stereotipo perfetto dello stronzo, ma era proprio contro questo che volevo andare, e credo di esserci riuscita. Purtroppo, al giorno d’oggi abbiamo il vizio di giudicare una persona da ciò che indossa e dal suo aspetto, ma non dovrebbe essere così. Stefano ha alle spalle il suo bagaglio di errori, di sbagli ed è da l’ che mi è nata l’idea di “Anime Sbagliate”, perché anche Giulia non è da meno. I loro destini si incrociano per caso, ma è per scelta che si restano accanto, nonostante i loro sbagli.

Come descriveresti questo libro?

Reale. Credo che sia una storia che non si distacca molto, per alcuni versi dalla realtà dei nostri giorni. Vengono affrontati problemi comuni, certo ho dovuto romanzare un po’ certe parti, ma non mi sono mai dissociata dalla mia idea iniziale. È un incontro di anime appunto, che cercano di amarsi nonostante il casino che hanno dentro.

Quanto c’è di Elisa in queste pagine?

Posso saltare la domanda?! Questa è sempre quella che più detesto, la più difficile a cui devo rispondere. C’è tanto di me in questi personaggi, in queste pagine, in queste righe; ma è giusto che sia così. La parte difficile è condividere con il mondo un pezzo di sé, ci vuole coraggio per farlo, e a me è mancato spesso. Sono molto riservata, fatico tanto ad aprirmi con le persone, le pagine per me, sono come un porto sicuro sulle quali posso dare libero sfogo a quello che mi succede attraverso la vita di altre persone. Il bello dei libri è questo no?

Quali generi ti piacerebbe provare a scrivere? C’è qualcosa in cui vorresti buttarti?

Il mio genere è il romanzo rosa, mi sono lasciata coinvolgere dagli eventi aprendomi a qualcosa di nuovo proprio con Anime Sbagliate, che è una vera e propria storia d’amore. Attualmente sto scrivendo un romanzo molto impegnativo per me, in cui c’è tutto di me, forse troppo e ogni capitolo spesso è un agonia d’affrontare per quanto le parole riempiano quei fogli. È una cosa strana che non so spiegare, ma ci voglio provare fino in fondo, senza pensare alla meta. Mi piacerebbe scrivere un libro di favole, e spero un giorno di poter realizzare anche questo sogno.

Come ti fa sentire la scrittura?

Viva! La scrittura è quella cosa che mi fa arrivare alla fine della giornata, perché quando tutto sembra andare per il verso sbagliato, so che potrò realizzare ogni sogno, attraverso le mie parole. È un porto sicuro, una via di fuga dalla realtà che spesso mi sta troppo stretta.

Un consiglio a chi pensa di smettere di scrivere?

Io per prima ho pensato tante volte di smettere: quando lavori quasi dodici ore al giorno, non è facile ritagliarsi del tempo per scrivere. Soprattutto se ti sembra di non raggiungere mai i risultati che vorresti, è un continuo buttarsi giù, guardare sempre chi è più avanti di te, ma mai quello che tu stai raggiungendo solo con le tue mani. Una mia cara amica mi ha fatto notare che non potrei mai smettere di scrivere, perché è una cosa che mi scorre dentro, perché sono una di quelle persone che scrive appena ha un secondo libero, ed è vero. Quindi se ami scrivere, se ti fa star bene, fregatene di tutto il resto, non pensare a chi è arrivato in alto, perché ci sono tanti fattori che incidono su questo. Pensa a dove tu sei arrivato con le tue sole forze, pensa che quando i giorni saranno bui ti basterà prendere in mano una penna per sentirti di nuovo vivo e al sicuro. Pensa che alla fine della giornata tu potrai diventare un’altra persona, perché hai la fortuna di avere una fantasia che non è concessa a tutti. La scrittura è vita, e chi come me scrive per passione, sa che può mentire agli altri dicendo che smetterà, ma che non potrà mai farlo.

Un ringraziamento speciale alla nostra Elisa, ti auguro tanta tanta fortuna !!

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