Intervista a Donatella Perullo

Donatella Perullo

È nata a Napoli. Già a sedici anni si dedica alla stesura di romanzi fantasy. A vent’anni al lavoro impiegatizio associa la collaborazione con il settimanale per adolescenti Rimmel (Periodici Tattilo). Dopo una lunga pausa di riflessione, ritrova la vena creativa e nel giugno 2010, con il racconto storico La leggenda del cane resuscitato si classifica terza al Premio Nazionale di Narrativa L’inchiostro dei 7 gioielli.
Nel 2012 vince il concorso My fantasy story con il racconto La profezia dell’eletto.
È stata per due anni semifinalista del Torneo Letterario Ioscrittore indetto dalla GeMS, prima con il Thriller Stelle Binarie e poi con il Fantasy Lacrime d’Ametista che nel 2014 sarà pubblicato dalla Butterfly Edizioni. Nel maggio 2015 pubblica in self, sulla piattaforma Amazon, il romanzo breve Horror, Nemesi e nello stesso mese è seconda classificata al concorso letterario Fantasya a Palazzo indetto dal comune di Formello, con il racconto Guardastelle. Nel luglio 2016 cura l’antologia Sposa per sempre ispirata alla leggenda di Pascualita, la sposa cadavere di Chihuahua. Antologia tradotta poi anche in spagnolo.
A giugno del 2017 approda alla Fanucci Editore ed esordisce nel mondo del noir con Il gioco del ragno, poliziesco ambientato nella Napoli che tanto ama. Sempre con il marchio Fanucci a settembre 2017 pubblica il romance intitolato Dolce risveglio.

È stata selezionata Dalla Delos Book per la pubblicazione con i racconti:
Il sogno di Lara – 365 Storie D’amore
Il Trasduttore – selezionato per la pubblicazione sul n. 34 della “Writer’s Magazine Italia” anno 2013 e poi inserito in “Il Magazzino dei Mondi 2” febbraio 2014

C’è chi può e chi non può – Romance Magazine n. 14 ottobre 2013
Bimbo Strano – 365 racconti di Natale
Il ruggito del mare – 365 Racconti d’estate
Ha pubblicato anche i racconti:
L’Ascensore – Antologia Impronte D’amore- Butterfly Edizioni
Virus – Antologia 50 sfumature di Science Fiction – La Mela Avvelenata -Edizioni GDS
I crocchè di nonna Ottavia – Antologia Parole di pane – Farnesi Editore
La profezia dell’eletto – Antologia Il bene e il male – A cura di S. Muscolino;
Chi la fa l’aspetti – Antologia Ops! Che figura! – Butterfly Edizioni
Voglio mamma – Antologia Halloween all’italiana – Letteratura Horror
Le lacrime di Babbo Natale – Antologia Natale e dintorni – Alcheringa Edizioni
Solo due minuti – Antologia a scopo benefico a cura di Federica Gnomo I giocattoli raccontano;
Io sono Morte – Antologia Profumi di Storia e d’Estate a scopo benefico a cura di Io Leggo il Romanzo Storico
Mugugno – Antologia a scopo benefico Io scrivo per voi

Gran parte del suo tempo libero lo dedica alla scrittura, ma ama anche disegnare. La lettura e il cinema sono piacevoli diversivi di cui non riesce a fare a meno, così come adora dedicarsi alla famiglia.


Ti sei mai cimentata in altri generi?

Come lettrice non mi fossilizzo su un unico genere letterario e come autrice ho sempre amato mettermi alla prova e anche se il mio primo amore è stato il fantasy, con il tempo ho scoperto l’emozione di confrontarmi con il thriller, con il romance e persino con l’horror, scoprendo di riuscire a esprimere me stessa in ognuno di questi generi.


Il tuo autore preferito?

Non ho un solo autore preferito. Amo allo stesso modo più di uno e ognuno per la capacità di suscitare in me emozioni diverse. Così adoro la durezza di Karin Saughter, il genio orrorifico di Dean Koontz, l’ironia sottile di Jane Austen, la genialità della Rowling, la poetica intensa di Coleen Hover e tutti quegli scrittori capaci di farmi sognare, portarmi lontano e farmi vivere avventure diverse.


La tua scrittura s’ispira a qualche scrittore in particolare?

Come ho detto prima, ho diversi autori che amo e la cui scrittura mi ha spinto a impegnarmi per cercare di raggiungere il loro livello di professionalità ma credo di poter affermare di avere uno stile mio, che è specchio della mia personalità e non si rifà a nessun altro autore.


Quanto tempo dedichi alla scrittura?

Tutto il tempo che posso. Ci sono periodi in cui scrivo anche per dieci ore al giorno, altri in cui la vita non me lo consente per settimane e quelli sono i giorni più difficili per me che amo scrivere più di ogni altra cosa. Se poi è considerato scrittura, anche il tempo speso a costruire e sviluppare in mente le storie che metterò su carta, allora posso tranquillamente risponderti che scrivo ogni giorno, a ogni ora e in qualunque momento.


Come arriva l ispirazione?

In qualsiasi modo, a volte dormendo, altre passeggiando, altre ancora ascoltando una notizia al telegiornale o incrociando uno sguardo. L’ispirazione è una piccola luce che si accende all’improvviso, ma non basta. È importante riuscire a tenerla accesa e alimentarla fino a farla diventare una buona trama.


Da quanto tempo scrivi?

Da bambina, avevo appena nove anni quando ho scritto il primo racconto e ho scoperto quanto era bello immaginare storie e vivere in esse una vita più intensa e fantastica di quella di tutti i giorni. Ricordo che era un racconto di fantascienza: un uomo al ritorno da una passeggiata con il suo cane, prendeva l’ascensore e si ritrovava bloccato in un mondo parallelo.


Come hai iniziato?

Leggendo. Il mio papà mi ha introdotto nel mondo della lettura quando ero piccolissima. Il primo romanzo che lessi fu Piccole donne, ma quello che mi aprì un mondo e mi fece scattare la scintilla della scrittura fu un fantasy, La spada di Shannara. Da allora non ho fatto che avere conferma che per scrivere è necessario dedicare altrettanto tempo alla lettura.


Ti occupi di altro nella vita?

Tranne che per pochi fortunati, la scrittura ciba l’anima, ma non il corpo. Ho sempre lavorato, sin da quando avevo vent’anni, da qualche anno, però la crisi ha messo in ginocchio l’azienda nella quale ero impiegata e mio malgrado ho iniziato a dedicarmi a tempo pieno alla scrittura.


Stai già lavorando su qualche altro libro?

Sì, in questo momento sto lavorando a un thriller ambientato sulle montagne del Matese, in Campania.


Cosa ne pensi del mondo dell’editoria?

Il mondo dell’editoria è difficile come qualsiasi altro ambiente di lavoro e per chi ama fantasticare e ha un animo sensibile e creativo, cozzare con la realtà dell’ambito professionale non è sempre facile. Perciò chi vuole provare a fare della propria passione per lo scrivere un lavoro, non deve arrendersi alle difficoltà, ma cercare di imparare il più possibile anche su tutto ciò che viene dopo aver scritto la parola “fine” alle proprie opere che, sembra strano ma è così, è la parte più difficile da affrontare.

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