Intervista a Chiara Citrini

Intervista a Chiara Citrini autrice del thriller “Che fine ha fatto Liz?” edito da Rossini Editore

Intervista a Chiara Citrini

TRAMA

Nella tranquilla cittadina di Holladay, nello Utah, vive la famiglia Cooper, composta da Liam, il capofamiglia, la moglie Liz e la figlia Amelia. La loro vita agiata e dall’apparenza perfetta è in realtà segnata da una terribile tragedia: la perdita della secondogenita Estelle, avvenuta tre anni prima. Un giorno Liam, rientrando a casa da un viaggio di lavoro, scopre che la moglie è sparita. Molti sono gli scenari che si profilano: rapimento a scopo di estorsione? Allontanamento volontario? Suicidio? Omicidio? Per ragioni diverse, sembrano tutte opzioni plausibili. A condurre le indagini c’è Christopher Warren, enigmatico detective che nasconde un segreto inconfessabile. Qualcuno trama nell’ombra, arrivando a minacciarlo di morte. Più ci si addentra nel caso, più ogni certezza sembra sgretolarsi. In una corsa contro il tempo, tutti si chiedono: che fine ha fatto Liz?

INTERVISTA

  • Ciao Chiara e benvenuta su onlybookslover.it.
    Parlaci di “Che fine ha fatto Liz?”, il tuo nuovo libro!

Ciao Arianna! Grazie!

“Che fine ha fatto Liz?” è il mio primo libro, fresco di stampa, pubblicato con la Casa Editrice Rossini. È il classico thriller: tutto inizia con la sparizione di una donna, Liz. Ci sono varie ragioni che potrebbero motivare la sua scomparsa. Si assiste poi a una serie di situazioni completamente impreviste. Terribili segreti vengono rivelati man mano che si procede nella lettura del libro, fino ad arrivare all’escalation finale la quale, spero, vi farà rimanere a bocca aperta!

  • Come è arrivata l’idea?

Non mi sono ispirata a nulla in particolare. Devo dire che mi succede, da sempre, una cosa strana: è come se avessi già in mente tutta la storia e dovessi soltanto metterla nero su bianco. Probabilmente, in gran parte, è merito della fantasia che non mi è mai mancata, neanche da bambina.

  • C’è un evento nel libro che hai particolarmente ODIATO e uno AMATO scrivere?

Direi di no. Piuttosto direi che ci sono eventi del libro che ho scritto con più facilità e altri per cui mi ci è voluto molto più tempo e impegno. 

  • Ci parli un po’ dei tuoi protagonisti? Che tipi sono? 

Le persone di cui si parla di più all’interno del libro sono Liam Cooper, il marito di Liz, la donna scomparsa, e il detective Christopher Warren.

Hanno entrambi personalità molto tormentate e complesse. Nascondono segreti inconfessabili e demoni contro i quali non possono combattere. Non vi svelo altro, altrimenti rischierei di lasciarmi scappare qualcosa di troppo. 

  • Cosa ci dobbiamo aspettare da questa storia? Avvisaci un po’.

E’ una storia dove si parla di diversi argomenti, alcuni dei quali estremamente delicati. Uno dei complimenti più belli, ricevuto di recente, è stato: “il tuo libro mi ha emozionato al punto da non riuscire a trattenere le lacrime”. 

Questa per me è un’enorme soddisfazione perché significa che sono riuscita a trasmettere delle sensazioni, dei sentimenti, aldilà della mera storia sulla sparizione di Liz. 

  • Che progetti hai per il futuro?

…ne ho troppi! 😊 Una cosa è certa: continuerò a scrivere! La scrittura è una mia grande passione da sempre. Sono previsti altri thriller ma anche dei libri per bambini: la letteratura per l’infanzia è l’altro settore dell’editoria che mi affascina.

  • Quanto è dura la stesura di un thriller?

Sono sincera: adoro scrivere e sono un’appassionata di thriller quindi non ho riscontrato particolari difficoltà per la stesura di questo libro.

Detesto perdere tempo e durante il primo lockdown, quando non si poteva fare altro che rimanere a casa, mi è venuta l’idea di scrivere un thriller!

Mi sono dedicata quotidianamente a questo progetto ed è stata la mia salvezza, la valvola di sfogo in un periodo estremamente difficile.

  • Come mai hai scelto di scrivere questo genere? 

Perché è il genere che, in assoluto, preferisco… come dico sempre, scherzando, “sono cresciuta a pane e thriller” in quanto guardo e leggo solo thriller!

  • Stai parlando a un lettore che ancora non ti conosce, perché dovrebbe leggerti?

Perché in “Che fine ha fatto Liz?” sono descritte diverse personalità e situazioni di vita in cui ciascuno di noi potrebbe riconoscersi. Non è soltanto un thriller caratterizzato da angoscia e scene dure fine a se stesse. Penso (e spero) sia un libro che possa far riflettere su vari aspetti dell’esistenza umana. 

La suspence non manca, lo consiglierei a chi predilige uno stile di scrittura asciutto e immediato e a chi adora i finali totalmente imprevisti.

Finora, nessuno ha capito cosa sia successo a Liz prima di arrivare alla fine del libro.

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