In extremis: 3 autori 3 biografie

In extremis: 3 autori 3 biografie che andremo a scoprire in questo articolo.
Abbiamo già avuto modo di intervistare gli autori sul blog, trovate QUI l’intervista.

In extremis: 3 autori 3 biografie

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Lorenzo Bailo nasce a Broni, in provincia di Pavia, il 5 settembre 1990. Da sempre interessato all’arte studia prima Architettura e Design al Liceo Artistico Bruno Cassinari di Piacenza, poi Media Design e Arti Multimediali alla NABA (Nuova Accademia di Belle Arti) di Milano dove, nel 2013, con una tesi sul cinema storico, si laurea con pieni voti assoluti. Adesso lavora da libero professionista in campo video come regista, operatore e montatore. In contemporanea continua a sviluppare e realizzare nuovi progetti come cortometraggi, fotografie e romanzi. Mosso dalla costante voglia di raccontare è sempre alla ricerca di nuovi spunti e nuove idee, ovunque esse si trovino. L’interesse per la storia lo ha spesso portato a riflettere sul cambiamento dell’essere umano, dall’antichità fino ad oggi, rendendo i suoi personaggi parti di un contesto più grande. Nei suoi progetti è il contesto il vero protagonista delle sue storie, l’elemento che ne determina la vicenda, mentre i personaggi si limitano a viverla; sono volti comuni, spesso senza nome, resi interessanti proprio dalla loro semplicità. Elementi di passaggio in una linea che continua a scorrere.

Simone Vercesi nasce a Piacenza il 18 ottobre 1990. Studia da prima Architettura e Design presso il Liceo Artistico Bruno Cassinari di Piacenza per proseguire poi gli studi al Politecnico di Milano dove si laurea nel 2015 in Architettura Ambientale col massimo dei voti. Durante il percorso universitario partecipa al workshop “Mediterranean Style” e svolge attività di tirocinio nell’ufficio di beni culturali della Curia Vescovile della Diocesi di Piacenza-Bobbio, grazie ai quali si avvicina all’architettura storica italiana. Lavorando come grafico e disegnatore architettonico entra in contatto con l’associazione archeologica Pandora, esperienza che lo porta a concepire l’architettura come un flusso di metodo che, attraverso il tempo, riflette il vivere quotidiano, i culti e la volontà di ogni società ed epoca tradotti nello spazio e, per citare Victor Hugo: l’architettura è il grande libro dell’umanità.

Matteo Visconti nasce a Broni, in provincia di Pavia, il 30 settembre 1989. Studia ragioneria all’istituto L. G. Faravelli di Stradella e successivamente frequenta per due anni il corso di Scienze Politiche all’Università di Pavia. Durante gli studi sviluppa un forte interesse per la storia contemporanea e per il Medioevo avvicinandosi all’ambito della rievocazione e della scherma storica. La costante possibilità di confronto con altri appassionati, praticanti e studiosi di scherma e ricostruzioni storiche lo ha portato ad approfondire le sue conoscenze arricchendo la sua visione della storia di dettagli, gestualità e abitudini; una quotidianità forse non sempre conosciuta come grandi imprese, eventi, guerre o personaggi, ma che nel suo piccolo è simbolo di un’umanità vera e concreta, forse non così lontana dalla nostra.

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