“Il gusto agrodolce dell’Amore”

Recensione del libro “Il gusto agrodolce dell’Amore” di Maria Grazia Nieli edito Blueberry Edizioni.

“Il gusto agrodolce dell’Amore”

LA TRAMA

Lucia è una ragazza ribelle, passionale, adora leggere, che tenta di sfuggire alle convenzioni sociali della Sicilia post-bellica. Essere donna e, soprattutto, l’unica figlia femmina, rappresenta un’ottima merce di scambio per risollevare le sorti di una famiglia in disgrazia. Lunghi capelli scuri, occhi neri e un fisico invidiabile, è da sempre innamorata di Totò, un orfano pescatore, bello e impossibile dalla folta chioma riccia, pelle dorata, occhi profondi e un fisico allenato dal duro lavoro. Il loro amore, però, è contrastato dal volere del padre-padrone di lei, Alfio, che l’ha promessa in sposa al figlio dell’uomo più potente del paese, Toni. Quest’ultimo, rappresenta tutto ciò che lei odia di più: spietato, omofobo, avvezzo alla violenza ma benestante grazie ai traffici illeciti. Il destino di Lucia sembra, dunque, irrimediabilmente segnato ma un potente terremoto cambierà le carte in tavola. Possibile che dalle macerie possa finalmente sbocciare il vero amore?
Un’altra estate sta per volgere al termine a Roccammare, ma mentre quelle precedenti avevano lasciato in bocca il sapore agro del limone, quella che sta per finire porterà con sé il dolce sapore dell’arancia?

“Il gusto agrodolce dell’Amore”: RECENSIONE

Il libro “Il gusto agrodolce dell’amore” mette in scena la vita di Lucia, della sua famiglia e della sua migliore amica Nensi. Una vita, quella della protagonista, che rappresenta la vita di tutte le donne vissute nella Sicilia di molti anni fa, una Sicilia post-bellica dove le donne dovevano affrontare dei matrimoni combinati e non potevano opporsi, dove non avevano il diritto allo studio e dovevano dedicarsi solamente alla famiglia che veniva loro imposta.
Lucia però rappresenta anche e soprattutto il coraggio e la forza d’animo della ribellione, del voler diventare una donna colta e amare colui che ama davvero e non sposarsi per imposizioni della sua famiglia.
Questo non sarà possibile, alla fine, nonostante tutto, Lucia dovrà desistere dal suo amore con Totò e dovrà arrendersi al matrimonio combinato con Toni, un uomo odioso e che rappresenta il bigottismo dell’epoca. Ma le carte in tavola vengono stravolte da un potente terremoto. Cosa succederà a Lucia e al suo futuro?

Roccammare fa da sfondo alla storia turbolenta di Lucia. L’autrice rappresenta perfettamente quella parte di Sicilia, la descrive e ce ne rende omaggio con i suoi odori, sapori e tradizioni, seppur antiche.

Da questo libro trapelano emozioni diverse, ho amato moltissimo il personaggio di Lucia, la sua caratterizzazione e la sua crescita personale. Ho amato molto anche il fratello Beppe che rappresenta l’omosessualità e fa emergere l’omofobia dell’epoca.

L’autrice è stata bravissima a realizzare un romanzo che è il giusto connubio di amore e problematiche sociali passate, descrive perfettamente l’ambientazione e i personaggi vestono i loro ruoli in maniera efficace e coerente.

Una volta iniziata la lettura non riuscivo a fermarmi! Sono molto contenta di aver scoperto la penna di Maria Grazia e spero di leggere altre sue opere in futuro.

Arianna

 

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