Il covid dal punto di vista psicologico

Il covid dal punto di vista psicologico racchiuso nell’articolo della dottoressa Simona Bennardo, psicologa e psicoterapeuta.

 

Il covid dal punto di vista psicologico

Per il nostro appuntamento con le pillole di psicologia, vista la situazione di prolungato isolamento dovuto ai provvedimenti e alle ordinanze, trattiamo questo argomento da un punto di vista psicologico.

L’emergenza dovuta alla pandemia da Covid-19, la chiusura delle attività, la necessità di fermare il contagio restando presso le proprie abitazioni, attiva in noi molte emozioni: speranza, angoscia, paura, aspettative. Ma questa prolungata assenza dalla vita di tutti i giorni ci chiede anche di inventare un nuovo modo di affrontare la quotidianità: come se ciascuno di noi fosse chiamato a guardare nella propria personale “cassetta degli attrezzi” e delle risorse per trovare nuove strategie di adattamento.

Affrontiamo questa nuova condizione con la consapevolezza/speranza che presto le notizie divengano rassicuranti, che si possa tornare alla vita di tutti i giorni, soprattutto che si possa tornare ad abbracciare i propri affetti e a gioire di quello che finora abbiamo forse anche un po’ dato per scontato: la libertà di movimento.

E’ come entrare in una lunga galleria con poca luce: gli occhi si adattano, il respiro rallenta, ci prepariamo ad affrontare il tempo che manca al raggiungimento dell’uscita e il ritorno alla luce piena.

Come possiamo affrontare quindi questo momento “in galleria”, attivando buone strategie di adattamento per Il covid dal punto di vista psicologico?

Ecco alcune idee… in aggiunta alle quali ovviamente ciascuno troverà nuovi e personali spunti, modalità, ed è importante che ciò accada!

Innanzitutto non state troppe ore davanti al notiziario: è bene essere informati, ma senza esagerare. Troppi messaggi contraddittori arrivano dai media e sta a noi selezionare quelli importanti e necessari da quelli che non fanno altro che amplificare angosce o false speranze. Abbiamo già paura in questo momento: non nutriamola, ma utilizziamola per proteggerci e difenderci perché madre natura ci ha dotato delle nostre emozioni per questo: perché ci aiutino a sopravvivere!

Poi: non isolatevi, se non per quei momenti da dedicare a noi stessi. Riflettiamo, proviamo emozioni altalenanti ed è normale che sia così. Cerchiamo però di non eccedere e di trovare nuovi modi per stare con i nostri cari: allenamenti via skype con il gruppo palestra, aperitivi virtuali in videochiamata con gli amici di sempre: sfruttiamo la tecnologia a nostro vantaggio e per stare insieme anche in questo momento!

Spieghiamo ai nostri bambini cosa succede, utilizzando un linguaggio appropriato alla loro età: non dimentichiamo che i bambini capiscono tutto e colgono le emozioni, cerchiamo quindi di guidarli a comprendere quello che percepiscono!

E ancora: state all’aria aperta (alla finestra, balcone, in giardino) almeno mezz’ora al giorno e fate un poco di movimento: il nostro corpo ha bisogno dei attenzioni soprattutto in questo momento. Cerchiamo di avere cura di noi: mangiamo e dormiamo regolarmente (no alle nottate davanti alla tv e a dormire di giorno), facciamo un poco di movimento in casa tutti i giorni. Leggiamo, ascoltiamo musica, facciamo meditazione o yoga se lo desideriamo: sono tutte cose che aiutano la nostra mente a lavorare “in positivo”.

Inoltre: molti psicologi hanno dato la propria disponibilità a colloqui gratuiti via skype/whatsapp: approfittiamone! Non dobbiamo  assolutamente avere timori a consultare uno specialista: chiedere aiuto in un momento difficile è un movimento sano!

Ecco: cerchiamo di visualizzare l’uscita dal questa galleria: arriveremo lontano, avremo tutti contribuito alla risoluzione di questa emergenza, saremo vivi e potremo sorridere al sole e alla vita!

Soprattutto pensiamo che non siamo soli e che tutti insieme stiamo collaborando e sostenendo un grande movimento collettivo: l’uscita dall’emergenza. Forza quindi, e non perdiamo di vista questo importante obiettivo!

 

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