HALLOWEEN – UNA NOTTE DA BRIVIDI CON TRE PELLICOLE DIVERSE

HALLOWEEN – UNA NOTTE DA BRIVIDI CON TRE PELLICOLE DIVERSE consigliate dalla nostra MEG

Forse quasi tutti sappiamo l’orgiine di halloween, “All Hallow’Eve”,  festa nata per la notte di tutti i Santi, in contrapposizione a quella pagano-celtica di Samhain.

E allora per trascorrere una serata davvero da brividi, vi propongo tre pellicole imperdibili del genere horror.

HALLOWEEN – UNA NOTTE DA BRIVIDI CON TRE PELLICOLE DIVERSE

HALLOWEEN – LA NOTTE DELLE STREGHE

Di Jhon Carpenter – 1978

Un vero e proprio cult, che racchiude le linee guida di tutti gli horror: una tragedia, la sua ricorrenza che rievoca un killer, il killer che indossa la maschera e che predilige vittime adolescenti, la protagonista, che lo elimina, è una ragazza appena maggiorenne.

Per la prima volta vennero usati i rumori ambientali come colonna sonora e che rendono quindi la visione ancora più chiusa, fredda, in linea con la cinematografia quasi inospitale, così tipica di Carpenter. Una bravissima Jamie Lee Curtis, all’esordio della sua carriera, ci porta attraverso questa pellicola che vi consiglio di vedere a luci di casa tutte accese.

HALLOWEEN – UNA NOTTE DA BRIVIDI CON TRE PELLICOLE DIVERSE

THE SHINING

Di Stanley Kubrick – 1980

Considerato il miglior film horror in assoluto dopo l’Esorcista, questa trasposizione cinematografica dell’omonimo romanzo di Stephen King, racchiude un’angoscia fortissima che vi resterà dentro anche dopo giorni dalla visione.

Non c’è infatti soluzione o una spiegazione che chiude il film, ma solo l’inquietante presenza del Male, che resterà nell’immaginario collettivo racchiuso per sempre nel diabolico sorriso della magistrale interpretazione di Jack Nicholson.

Un film imperdibile.

HALLOWEEN – UNA NOTTE DA BRIVIDI CON TRE PELLICOLE DIVERSE

THE RING

Di Gore Verbinski – 2002

In questa particolare pellicola del genere horror, non abbiamo ricorrenze o luoghi maledetti, ma la tecnologia come strumento di morte: Ring in inglese, infatti, si usa anche per indicare lo squillo del telefono, suono che ci perseguiterà per tutta la visione.

L’ombra qui esce da uno schermo, o meglio scatola magica, che ipnotizza, rende succubi chi la guarda, metafora della nostra perdita di contatto con la realtà e il contatto umano (in questo momento più attuale che mai!).

La stessa Samara, lo spirito, per tutto il film ricorda la nostra posizione davanti alla tv, simbolo della nostra dipendenza e prigionia dai mass-media.

Naomi Watts con questo film rivelò tutta la sua versatilità di attrice, con un personaggio ben delineato e che trasmette tutta la suspance della pellicola.

Da vedere e poi lasciare spenta la vostra TV almeno per un mese.

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