E’ stata una notizia davvero inaspettata….e tutti abbiamo pensato che “non bastava il Covid, adesso è morto pure James Bond!”.
Sì, perché per noi, lui, l’amato, algido, freddamente sensuale, Sean Connery resterà per sempre l’agente doppio zero, capace di unire mirabolanti (e a volte poco credibili) peripezie a notti di passione infuocate, di cui noi vedevamo in genere solo un bacio.
E allora, cari lettori, vi propongo un breve percorso per conoscerlo in modo diverso attraverso delle pellicole che hanno mostrato il suo vero talento, e con un malinconico “arrivederci, Sir Sean!” come saluto di noi suoi ammiratori.
- IL VENTO E IL LEONE
Anno 1975 – diretto da John Milius
Un rude sceicco berbero, interpretato da Connery, rapisce una bella e sfrontata ignora americana, la splendida Candice Bergen all’epoca all’apice della sua carriera, e i suoi figli, a cui si affezionerà, per attirare l’attenzione del presidente Roosvelt sulla sorte della sua gente.
Il caso internazionale, la paura iniziale, il vento del deserto e la sua voce suadente nella bellissima poesia finale, legheranno i due in un legame profondo senza frontiere.
Un intenso Sean Connery rappresenta perfettamente lo scontro di due culture profondamente diverse, contrapposto ad un ironico quanto intenso Brian Keith (conosciuto solo come lo zio di “3 nipoti e un maggiordomo”) nel ruolo del presidente americano.
- MARNIE
Anno 1964 – diretto da Alfred Hitchcock
Film tra i più controversi e contrastati del genio hitchcockiano, unisce il thriller psicologico, con una bravissima e intensa Tippi Hedren (mamma della più nota Melanie Griffith e nonna della Dakota di 50sfumature di grigio), e la bravura di Connery, in un ruolo per lui inedito di innamorato.
I primi piani rallentati e cosi tipici di Hitchcock qui esaltano il contrasto bruno-bionda dei due protagonisti, portando ad un coinvolgimento totale da parte dello spettatore. La bellezza di Sean Connery, con il suo volto così spigoloso, supera quello della protagonista femminile poiché esprime tutto l’amore del ricco playboy per la cleptomane vittima di abusi infantili.
- LA CASA RUSSIA
Anno 1990 – diretto da Fred Schepisi
Tratto da un romanzo del re degli scrittori sulla guerra fredda, John le Carré, il film intreccia il gioco di spie così tipico della guerra fredda con l’amore tra un maturo editore inglese, appassionato di letteratura russa e musica jazz, interpretato da Connery, e una giovane donna provata dalla vita del regime, la sempre meravigliosa e bellissima Michelle Pfeiffer.
Un film tra i più belli per la fotografia tra quelli degli anni ’80, che rispecchia l’amore maturo nato tra due persone così diverse con alle spalle quel mondo al di là del muro di cui si iniziavano già a vedere le prime crepe.
Un Connery in piena maturità artistica e fisica ci regala ancora un’intensa interpretazione, che da sola realizza tutta la spy story del film.
Sono Arianna Venturino creatrice del blog onlybookslover.it
Promuovo autori e realizzo grafiche editoriali.