FILM: I GRANDI CLASSICI – VERSIONE UNICA

FILM: I GRANDI CLASSICI – VERSIONE UNICA NELL’ARTICOLO SULLE RECENSIONI FILM E SERIE TV DIRETTI DA MEG

Ed eccoci ad un breve percorso sui classici che hanno generalmente avuto una sola trasposizione cinematografica e che non hanno il “solito” lieto fine.

 

FILM: I GRANDI CLASSICI – VERSIONE UNICA

L’ETA’ DELL’INNOCENZA

Dal romanzo di Edith Wharton – 1993 di Martin Scorsese

Bellissimo film, che unisce la maestria dei costumi di Dante Ferretti con l’occhio partecipe ed osservatore così tipico di Scorsese, racconta la storia di un amore impossibile per regole sociali formali.

1870, in una New York nuova solo all’apparenza ma perfettamente legata agli schemi sociali del vecchio mondo, Newland Archer, ricco avvocato, sta per sposare la bella ma vuota e superficiale May Welland. L’arrivo dall’Europa della cugina di May, la contessa Ellen Olenska, in fuga da un marito opprimente (non capiamo mai chiaramente se per violenze, tradimenti o altro) causerà un cambiamenti in Newland: se da un lato lo porterà ad amare Ellen, pur non avendo con lei altro contatto che un bacio, dall’altro lo stringerà definitivamente in quella rete di consuetudini sociali.

Anche dopo quasi 30 anni Newland, orami vecchio e vedovo, non vorrà rivedere Ellen, scegliendo di ricordarla come in un fermo immagine.

Daniel Day-Lewis e Michelle Pfeiffer interpretano i due amanti che, schiavi di una società “nuova” solo nell’immagine sono legati ai formalismi tipicamente inglesi. Un amore sofferto che cresce nella pagine del romanzo dal solo POV del protagonista maschile, ma che nella versione cinematografica viene trasmesso anche dal sorriso malinconico della Pfeiffer.

La bellezza di questo film è di aver bilanciato perfettamente i colori, il carattere, le espressioni, i sentimenti dei due protagonisti, che scelgono di non vivere una vita d’amore perchè schiacciati dalle convenzioni sociali.

FILM: I GRANDI CLASSICI – VERSIONE UNICA

SUITE FRANCESE

Dal romanzo di Irene Nemirovsky – 2004 di Saul Dibb

Tratto da un romanzo incompiuto sulla Francia durante l’occupazione nazista, narra dell’appassionata storia tra una giovane, Lucille Angellier, il cui marito è in guerra e prigioniero, e il comandante Bruno von Falk delle truppe tedesche, che occupano la cittadina dove lei vive con la suocera. Lucille, sensibile e appassionata, arriverà a salvare uno dei mezzadri vessati da sua suocera e fuggirà, salvandosi, proprio grazie all’aiuto di Bruno, rinunciando entrambi per sempre al loro amore.

La musica attraverso il pianoforte unisce i due giovani in un momentaneo rifugio dagli orrori del II conflitto mondiale.

Sullo sfondo tutta una serie di personaggi che vivono la guerra con le più diverse sfumature: dalle giovani donne che guardano con desiderio i soldati tedeschi lavarsi alle fontane, ai ricchi che continuano ad arricchirsi con la guerra, a coloro che venivano uccisi solo per crudeltà.

Michelle Williams offre una bella interpretazione della solitudine e della passione in contrapposizione alla sempre brava (e qui straordinariamente “francese”!) Kristin Scott Thomas; intenso e coinvolgente Matthias Schoenaerts, nel ruolo di Bruno, ci anticipa quella sensualità e determinazione che ritroveremo anche in “Via dalla pazza folla” di T. Hardy.

Il film riesce a dare perfettamente quel senso di incompiuto che caratterizza il romanzo, così come il lento sviluppo dell’amore tra Lucille e Bruno: è uno sguardo nitido sulla variopinta condizione dell’uomo: la meschinità, la vigliaccheria, l’erotismo, l’amore e la pietà.

FILM: I GRANDI CLASSICI – VERSIONE UNICA

GRANDI SPERANZE

Dal romanzo di Charles Dickens – 2012 di Mike Newell

E infine un classico di Dickens, che ha avuto tante versioni televisive ma questa è la più realistica per me cinematograficamente parlando.

Per chi non conoscesse la storia, Pip è un giovane orfano cresciuto da una sorella manesca e da un cognato fabbro a lui molto affezionato. Dopo che viene “assunto” e pagato per essere il compagno di giochi di una vecchia zitella, Miss Havisham, che vive in una casa ferma nel tempo, Pip conoscerà Estella, un’orfana che vive nella casa come lui ma con grandi mire di ricchezza, e che resterà l’amore della sua vita.

L’arrivo di una inaspettata eredità da parte di un galeotto che Pip ha aiutato di nascosto gli permetterà di studiare sempre con l’unico scopo di poter offrire a Estella lo stile di vita che vuole. Dopo una serie di eventi che portano Pip anche a perdere la sua fortuna, i due si re incontrano davanti alla casa ormai distrutta di Miss Havisham decidendo di rimanere amici.

Il film è molto incentrato sui sentimenti di Pip, rispecchiando in realtà quel percorso tipico del romanzo di formazione in cui l’opera di Dickens rientra.

Non ci meraviglia Helena Bonham Carter nel ruolo della vecchia zitella ma molto gothic punk, poiché questi personaggi sembrano costruiti sulla sua bravura ed ecletticità, così come Ralph Fiennes in quelli del galeotto dapprima sporco e violento e poi artefice della fortuna di Pip.

Nonostante l’ambientazione scura e quasi angosciante, il film riesce a  trasmettere quell’intreccio di sentimenti umani che troviamo nel romanzo e che, nonostante la bellezza di Jeremy Irvine (l’interprete di Pip) restano comunque legato ad un malinconico senso di sconfitta umana e sociale.

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