Recensione del libro “Fenix e la chiave di Moses. Il torneo di Hûn”

Recensione del libro “Fenix e la chiave di Moses. Il torneo di Hûn” di M. E. Loi edito Bookabook.
Il libro è il seguito di “Fenix e la chiave di Thuta: la gemma di Osiris” la cui recensione la trovate qui: Recensione “Fenix e la chiave di Thuta”

TRAMA

Fenix, giovane figlia di Adham, per metà umana e per metà elfa, ha passato gli ultimi tre mesi della sua vita a Miriël, lontana da casa e da sua madre. Lì ha potuto frequentare i Giardini, la scuola elfica per eccellenza, e conoscere alcuni dei figli di Minhar che popolano Ethernity, la capitale degli elfi. I tre giorni di licenza a casa provano però Fenix nell’animo: è venuta a conoscenza di una triste verità riguardante suo padre e l’amicizia con Andrew ha preso un taglio decisamente inaspettato. Con il cuore in subbuglio, la Ragazza di Luna torna ai Giardini sempre più decisa a scoprire chi sia il suo tutore. La luminosa capitale degli elfi, però, sta per essere inghiottita da un’oscurità proveniente da un sanguinoso passato, e i Corvi, seguaci del crudele Tragokadon, si stanno adoperando per farle strada. Inoltre, le insidiose prove del Torneo di Hûn si avvicinano, e Fenix ha deciso di parteciparvi, sicura del supporto dei suoi amici. Ma se si sbagliasse? Perché nulla è ciò che sembra…

 

ATTENZIONE, ESSENDO IL SECONDO VOLUME DI UNA SERIE, LA RECENSIONE POTREBBE CONTENERE PICCOLI SPOILER.

RECENSIONE

Ci siamo! Il viaggio ad Ethernity è ufficialmente ricominciato.
Avevamo lasciato Fenix eccitata e confusa per la sua nuova vita e ora la ritroviamo maturata, con sempre più curiosità nel petto e una svolta, anche se non piacevole, su suo padre.
Fenix inizia ad assaporare le piccole gioie dell’amore, inizia a considerare quei “Giardini” la sua casa e non riesce a fare a meno dei suoi amici che ormai sono diventati la sua famiglia.
Poi c’è Light, un personaggio che se nel primo volume incuriosiva nel secondo salta ai vertici dei miei personaggi preferiti.

In questo secondo volume l’autrice mi ha convinta molto più del primo, se nel primo avevo trovato similitudini con la saga di Harry Potter, qui nel secondo non vi ho trovato alcuna traccia di questo e il libro ha un’originalità tutta sua.
La storia si apre lentamente, un po’ come se l’autrice volesse far tornare il lettore a piccoli passi in quel mondo magico, senza che possa perdersi qualche dettaglio.
Via via però possiamo assistere ad una serie di avvenimenti che rende la lettura sempre più incalzante, con misteri da scoprire non solamente sul padre di Fenix ma che riguarda l’intera città.

Abbiamo poi il torneo di Hûn al quale Fenix prenderà parte, non solo per indispettire Light, ovviamente in disaccordo, ma per un’eccitazione personale.
Ma con questa partecipazione non sono tutti d’accordo e Fenix proverà sulla sua pelle (e non solo) le conseguenze della sua scelta.

Insomma, abbiamo tutti gli elementi che fanno di “Fenix e la chiave di Moses. Il torneo di Hûn” un degno seguito di questa saga Fantasy che ha tutte le carte in tavola per far sognare e per far sentire  la magia ad ogni lettore che decide di impugnare la propria chiave.

Attendo con impazienza il terzo volume dal quale mi aspetto grandi cose visto il finale di questo che incuriosisce, e non poco!

Arianna

 

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