Oggi Morgane ci racconta dei fantasmi da Alcatraz nel nuovo articolo della rubrica “Leggende gotiche”
Alcatraz è forse la più famosa prigione esistente al mondo, posta su un promontorio desolato ed in mezzo ad un oceano selvaggio, ha una struttura di acciaio e cemento avvolta da una nebbia umida che sembra dare un poco caloroso benvenuto a chi vi si avvicina.
Usata per la prima volta come prigione militare nel 1861 veniva usata per rinchiudere i disertori incatenati nei sotterranei per via delle condizioni di vita assolutamente proibitive, nelle celle mancava l’acqua corrente e il riscaldamento, per questo le malattie abbondavano.
Nel 1934 fu destinato a carcere di massima sicurezza per i criminali incalliti del paese, persino Al Capone ne fu ospite col numero 85.
Guardie armate pattugliavano i corridoi, chi non rispettava le regole veniva messo in celle ancora più piccole e l’unico momento d’aria era di dieci minuti a settimana per una doccia.
Molti detenuti si suicidarono pur di sfuggire a quella vita e alle percosse delle guardie, fuggire era impossibile.
Per 29 anni fu la prigione più sicura d’America, fu chiusa nel 1963 e ad oggi attrae numerosi turisti per via delle sue storie macabre e per visitare il luogo.
Attraversando le celle non si può non avvertire l’energia che le permea, piena di sofferenza, dolore e paura.
Gli spiriti che vi abitano si manifestarono già prima della chiusura tanto che dal 1946 al 1963 le guardie narrano di aver udito singhiozzi e gemiti provenienti dalle celle vuote che presentavano anche alcuni punti molto freddi.
C’era addirittura una “cosa” dagli occhi rossi che li inseguiva per i corridoi e spesso la lavanderia si riempiva inspiegabilmente di fumo.
Benedetta Giovannetti nata a Firenze nel 1978 dove vive fino al 2012, laureata in giurisprudenza sviluppa fin da piccola una passione per la scrittura ereditata da suo nonno, ha pubblicato il suo primo libro nel 2012 ed un secondo dal titolo Per notti senza riposo a maggio del 2019, tra una ricerca di lavoro ed una scorpacciata di libri da leggere spera di riuscire a pubblicare tutti gli altri romanzi che ha in sospeso nel suo Mac.
Collaboratrice per la rivista Fulldassi Megazine e donna di Fiori e con Onlybookslover.it ha anche un sito dove vende gioielli creati al 90% da lei.
Si avvicina al mondo delle fate e della magia grazie alle storie dei suoi nonni e ai numerosi romanzi fantasy che legge ma sono le pietre ad attrarla fin da piccola tanto poi da iniziare a studiarle e ad abbinarle per creare gioielli… Da lì in poi studia anche i vari solstizi e le fasi lunari per applicarle al meglio sulle pietre che usa e che propone alle clienti…
I suoi colori preferiti sono il viola e il nero e sogna di riuscire a guadagnarsi da vivere scrivendo.