ETICHETTE: le protagoniste della spesa

ETICHETTE: le protagoniste della spesa è il terzo articolo della rubrica “ama il tuo corpo non il tuo peso”

Ciao, amici della salute, come state? Spero bene.

Oggi ho deciso di parlarvi di spesa, anzi, più nello specifico, di lista della spesa.

 

Cosa acquistare e cosa no, ma soprattutto, come scegliere il prodotto migliore tra il milione di tipologie che il mercato ci offre.

Ritrovarsi in un supermercato è ormai diventato come ritrovarsi in un negozio di giocattoli per un bambino.

Siamo sommersi da marche e tipologie, da confezioni e colori, tanto da non riuscire più a ricordare neanche il motivo per il quale si esce a fare spesa.

A chi non è mai capitato di uscire perché aveva bisogno di A e tornare a casa con tutto tranne che A?

Bene, allora bisogna sapere che per fare la spesa le idee devono essere chiare.

REGOLA NUMERO UNO!

Prima di tutto, cosa essenziale e quasi banale da dire, non comprare se sai che fa male.

È una regola molto generica, ma efficace. La tentazione di acquistare può durare qualche minuto, al massimo qualche ora, ma la tentazione di mangiare, una volta a casa, dura fino a quando non avrai mangiato e questo sì che è pericoloso.

Quindi, sopra ogni cosa, evitate ciò che fa male, chiudete gli occhi, tappatevi il naso, le orecchie, quello che volete, ma quando passate davanti a quell’alimento super calorico, proseguite dritto e ignorate.

Durerà qualche secondo, ma vi salverà a lungo.

A parte questo però, cosa bisogna fare?

Vediamolo insieme.

Ricordate il mio articolo sulle basi dell’alimentazione? Bene, parte tutto da lì. (Se non lo ricordate potete trovarlo qui).

Carboidrati, proteine e grassi, focalizziamoci su questi tre macronutrienti e stiliamo la nostra lista.

Carboidrati: frutta e verdura, pane, pasta, riso, patate, piadine, farina di avena, farina di riso, farina integrale, gallette di riso, fette biscottate senza zuccheri, marmellate e confetture;

Proteine: pesce, carne bianca, uova, legumi, carne rossa, yogurt greco;

Grassi: olio extravergine di oliva, cioccolato fondente, frutta secca, semi oleosi, burro di cocco, burro (in minime quantità e da preferire quello a basso contenuto di colesterolo), burro derivato da semi oleosi, prodotti caseari.

ALIMENTI NO!

Non voglio fare una lista di alimenti proibiti, anzi, voglio dirvi che quando la vostra lista conterrà tutti i nutrienti elencati sopra, si può pensare di aggiungere qualche alimento a maggiore densità calorica. Si può aggiungere quel pacco di merendine, quel barattolo di Nutella, quel pacchetto di biscotti o quella pasta sfoglia per creare qualche dolce in casa, ma non tutte le opzioni insieme e non da consumare in tempi record, ma spalmandoli nell’arco di qualche settimana, se NON MESE!

ALIMENTI IN SCATOLA O GiA’ PRONTI

E gli alimenti in scatola o già pronti?

Sì, anche questi si possono acquistare, ma con le giuste consapevolezze.

L’IMPORTANZA DELLA LETTURA DEGLI INGREDIENTI

Prima di inoltrarvi nella lettura della restante parte dell’articolo, ci tengo a specificare che LEGGERE L’ETICHETTA DEGLI ALIMENTI è essenziale. È lo stesso del controllare la taglia di un vestito prima di acquistarlo.

Acquistereste mai quel paio di pantaloni senza controllare la taglia? Be’, non credo. Allora perché acquistate quel pacco di biscotti senza leggere gli ingredienti?  Perché hanno una bella immagine? Sì, anche quei pantaloni sembrano fantastici, ma se non vanno bene? Li acquisti lo stesso?

Se acquisti un pantalone della taglia sbagliata, poco male, avrai sprecato dei soldi, ma se acquisti cibo spazzatura, oltre allo spreco di denaro, starai sprecando anche la tua salute.

Quindi LEGGIAMO le ETICHETTE: le protagoniste della spesa!

PASSATA DI POMODORO IN BOTTIGLIA

Se ne trovano moltissime e di moltissimi tipi. In questo caso mi riferisco al solo pomodoro, non ai sughi già pronti o alle conserve già condite. È bene fare attenzione a che non siano presenti antiossidanti o correttori di acidità. Il prodotto si conserverà meno, ma di sicuro sarà più genuino.

TONNO IN SCATOLA

Il tonno è un ottimo pesce, ma spesso si consuma solo in scatola, in questo caso allora, è meglio al naturale e se così non riuscite a mangiarlo, aggiungete voi un filo di olio di oliva, senza esagerare, o per qualcosa di più veloce e già pronto, potete scegliere quello “leggero”. Aggiungendo l’olio in autonomia se ne può dosare la quantità e soprattutto la QUALITA’.

LEGUMI IN BARATTO

I legumi in barattolo hanno ormai quasi totalmente sostituito quelli secchi, per la loro praticità. Gli unici ingredienti ammessi in questi prodotti sono: legumi, acqua e sale, tutto il resto è meglio evitarlo, in quanto non necessario.

FRUTTA SECCA

Negli ultimi anni la frutta secca è stata rivalutata, considerata salutare e fonte preziosa di vitamine e minerali. Quindi tutti che vanno a caccia di noci e mandorle, ma, c’è un ma. Sarebbe da preferire la frutta con il guscio, in quanto si conserva meglio. Il guscio la protegge dall’ossidazione, dalla luce del sole che, come vedremo per le patatine, porta alla formazione di radicali liberi e in più ne conserva il sapore. Preferite noci, arachidi e nocciole da sgusciare, se volete mangiare della frutta secca “fresca”, saporita e meno ossidata. Le mandorle sono più impegnative, quindi potete acquistare già sgusciate, ma meglio non pelate.

PATATINE FRITTE

Le patatine fritte, si sa, sono da evitare, ma si sa anche che quando c’è una festa o un evento particolare non mancano praticamente mai. Allora teniamo in considerazione anche qui l’etichetta e gli ingredienti, ma anche la confezione. Gli unici ingredienti ammessi sono patate, olio di semi di girasole e sale. La busta delle patatine non dovrebbe mai essere trasparente, perché l’esposizione alla luce del sole moltiplica la produzione di radicali liberi e quindi l’ossidazione dell’alimento, conferendo un sapore più rancido e una composizione meno “salutare”, in un prodotto che già non lo è.

PIADINE GIA’ PRONTE

Anche questo è un alimento molto in voga negli ultimi anni. Veloce e pratico, praticamente adatto a qualsiasi tipo di ricetta. Essendo un alimento abbastanza calorico, non andrebbe consumato tutto i giorni, ma, nel caso in cui le si volesse acquistare, ci sono delle accortezze da considerare. La prima fra tutti è l’etichetta, gli ingredienti dovrebbero essere soltanto farina (se integrale è meglio), acqua, olio (se extravergine di oliva è meglio), lievito e sale. Accettabile, al massimo, la presenza di destrosio, anche detto glucosio, uno zucchero, non necessariamente nocivo per l’organismo. So che i romagnoli mi odieranno per le parole dette, perché la piadina originale richiede lo strutto. Ovviamente non è mortale una piadina con lo strutto, anzi, è più saporita e fa bene all’umore, quindi se non volete rinunciare alle tradizioni, mangiatela,  ma ogni tanto!

PANE

Sì, anche il pane ha subito grossi cambiamenti negli ultimi anni. Prima si preparava in casa, adesso, bene che va, si acquista dal forno. E dico bene che va, perché se va male, si acquista quello già pronto, anche detto in cassetta. In ogni caso, come per la piadina, gli ingredienti devono essere pochi e semplici, farina (meglio se integrale), acqua, sale e lievito di birra o lievito madre. Il pane da forno è sicuramente da preferire, ma se non sempre potete acquistarlo, controllate l’etichetta, spesso viene aggiunto, come per la piadina, il destrosio, e il pane è trattato con alcol etilico per evitare la formazione di muffe o batteri.

YOGURT

Le pubblicità di yogurt ormai fanno a gara con quelle dei profumi, sempre più coinvolgenti e persuasive. Ma no, yogurt non significa necessariamente salute. Da preferire è lo yogurt greco, ricco di proteine e povero di zuccheri semplici o lo yogurt bianco naturale, senza aggiunta di zuccheri. Spesso si acquistano yogurt alla frutta o con l’aggiunta di muesli o ai gusti più disparati, ma quelli non sono più yogurt, sono snack dolci ricchi di zuccheri che è meglio evitare.

CONFETTURE

Chi non acquista confetture da spalmare sulle fette biscottate o per preparare delle crostate fatte in casa?

Ma non tutte le confetture sono uguali. Se contengono almeno il 35% di frutta sono confetture, se ne contengono almeno il 45% sono confetture extra, da preferire, in ogni caso, le confetture con almeno il 60-70% di frutta e calorie non superiori alle 250 ogni 100g. Come negli altri casi, meglio un’etichetta con pochi ingredienti, in cui il primo della lista DEVE necessariamente essere la frutta. L’uso della pectina è consentito in termini salutistici, in quanto velocizza i processi di gelificazione e processi lenti porterebbero a una maggior perdita di vitamine della frutta. La pectina è una sostanza naturalmente presente nei frutti, come le mele, ma non nelle stesse quantità in tutti, per questo la si aggiunge a quelle confetture di frutta che ne sono meno ricche.

Da preferire comunque quelle senza zuccheri aggiunti e 100% frutta. Ciò non significa che non siano presenti zuccheri, anzi, ce ne sono eccome, le confetture sono un concentrato di zuccheri semplici, ma essi sono quelli già naturalmente presenti nella frutta e non eliminabili, in quanto bassi livelli di zucchero significano minor tempo di conservazione e di conseguenza uso di acido citrico come conservante.

PATATE GIA’ PRONTE

Chi riesce a resistere di fronte a un bel piatto di patate al forno o, meglio ancora, fritte? Io no.

A costo di essere ripetitiva, anche in questo caso devo dire che è meglio acquistare quelle in busta da pelare e tagliare a piacere, o sfuse, in quanto prive di trattamenti e additivi. Nel caso in cui non si abbia il tempo necessario per sbucciarle e prepararle, fate attenzione alle etichette. Le patate già pronte, spesso siano state prefritte e, se non sono prefritte, spesso contengono oli o grassi aggiunti. Solitamente si trovano nel reparto dei surgelati e le basse temperature bastano per la conservazione dell’alimento, l’aggiunta di grassi è solo un danno per la salute.

Lo stesso discorso vale per i bastoncini di pesce, le cotolette, le cotolette di pesce, le spinacine, i cordon bleu, sono tutti alimenti già fritti, assolutamente non salutari anche se, per molti, insostituibili al palato. In questo caso, limitarne l’utilizzo al minimo.

BARRETTE AI CEREALI

Sembrano un’alternativa perfetta per uno snack sano se si è fuori casa, ma non è tutto oro quello che luccica. Composte principalmente da carboidrati, vedono anche l’aggiunta di addensanti, conservanti e antiossidanti. Questi additivi non sono espressamente nocivi, ma se si possono evitare è meglio. Su 100g di barrette ai cereali ci sono in media 20g di zucchero, quindi un cucchiaio da tavola di zuccheri semplici. Contenendo poche proteine sono facilmente digeribili e quindi non saziano a lungo. Se il vostro acquisto è guidato dalla golosità di un dolcetto vanno più che bene, spesso sono arricchite con vitamine, ma ciò non significa che siano salutari o dietetiche. Controllate bene l’etichetta anche in questi casi, per evitare al massimo gli additivi e i grassi spesso non di ottima qualità.

CONCLUSIONI

Quindi, cercate sempre di fare una spesa bilanciata, carboidrati, proteine e grassi e prestate attenzione alle ETICHETTE: le protagoniste della spesa

Ma, ancora di più, non acquistate se sapete che fa male e concedetevi qualche sfizio ogni tanto, ma non rendetelo parte integrante della vostra alimentazione.

Spero di non avervi annoiati troppo e che l’articolo ETICHETTE: le protagoniste della spesa vi sia piaciuto, ci sentiamo la prossima settimana!

Se siete interessati a conoscere meglio la dieta mediterranea, cliccate qui.

Se invece volete approfondire il concetto di disturbo alimentare, potete trovare un interessate articolo qui.

Se, infine, volete un ripasso sulle basi dell’alimentazione, le trovate qui.

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