Edilab e il libro di Anna Bolena

Edi List: Edilab edizioni ci parla di un libro di Anna Bolena in questa nuova rubrica che vedrà la casa editrice esporci i propri pareri su determinate opere.
Oggi iniziamo con Anna Bolena e l’ossessione del re.

 

Edi List: Edilab edizioni ci parla di un libro di Anna Bolena

Anna Bolena. L’ossessione del re: Ciò che più mi ha convinta ad affrontare questa lettura è familiarità con le fonti che Alison Weir, in quanto storica, oltre che scrittrice di romanzi, dimostra sempre di avere. In passato ho letto altri titoli del genere storico ma senza esserne troppo convinta. Il testo su Anna Bolena, al contrario, mi ha totalmente conquistata.

“Anna Bolena. L’ossessione del re” ritrae la vita di Anna dall’età di undici anni fino al giorno della sua morte per decapitazione nel 1536. La Weir dosa perfettamente la veridicità del racconto con parti più romanzate (tra l’altro la nota dell’autrice in fondo al testo spiega benissimo quando si tratti di uno o dell’altro caso). Ne risulta un testo storicamente accurato ma che si lascia leggere con piacere. L’autrice non cade nel tranello di raccontare passioni e intrighi di corte mettendo da parte le fonti storiche per rendere più accattivante la lettura. Così costruisce un quadro attento e stimolante dell’Inghilterra dell’epoca. 

In particolare la prima parte, dedicata alla giovinezza di Anna, mi ha piacevolmente colpita. Viene ritratto un profilo molto lontano dall’immagine che ne avevo colto studiando l’Inghilterra dei Tudor. La sua educazione e formazione come dama alle corti di Borgogna e di Francia contribuiscono al sorgere di idee moderne sul rapporto tra uomo e donna, sulla Chiesa cattolica e sul ruolo della donna in politica e in società. Idee che contribuiranno, in parte, alla sua rovina ma che la rendono moderna e più vicina al lettore.

La seconda parte (che idealmente identifico con il matrimonio con Enrico VIII ma che non corrisponde alla divisione del romanzo) tratta un argomento più noto ma che per merito della penna della Weir risulta comunque interessante. Appare chiaro che il suo intento non è di rappresentare Anna come un’eroina, ma piuttosto di liberare la sua figura da secoli di preconcetti e consegnarla al lettore in modo più verosimile possibile.Emerge con potenza la sua ossessione per la ricerca di un erede maschio. La consapevolezza che solo questa possibilità potesse salvarla la fa scivolare in un’aspettata e profonda insicurezza.
Durante tutta la lettura sono stata combattuta tra il provare compassione e ostilità per una donna orgogliosa, profondamente acuta e affascinante la cui ambizione l’ha spinta verso un baratro di inimicizie, solitudine e dolore.

EdiLab Edizioni

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