Dieta: è il primo termine che ci viene in mente quando pensiamo a dimagrire, a perdere peso (che non sono la stessa cosa), a tonificare o, in generale, a ottenere il fisico dei nostri sogni.
Qualsiasi sia il nostro obiettivo, se pensiamo a come raggiungerlo, ci viene in mente solo lei: LA DIETA.
COSA SIGNIFICA DIETA
Il termine dieta non indica necessariamente un regime alimentare ipocalorico, quindi in grado di far perdere peso. Il termine dieta significa infatti STILE DI VITA, l’insieme di tutte quelle azioni che compongono la nostra alimentazione, ma anche la nostra giornata in generale. In senso più ampio, allora, mettersi a dieta significa proprio cambiare stile di vita.
DIETA PER PERDERE PESO
A questo punto, dopo aver specificato che dieta non significa regime ipocalorico, si possono distinguere diverse tipologie di dieta o di stili di vita: dieta ipercalorica, dieta ipocalorica, dieta low carb, dieta iperproteica, dieta low fat, etc.
Nel caso in cui si abbia bisogno di perdere peso (non sempre se ne ha bisogno! Spesso si crede di dover perdere peso quando si ha bisogno di tonificare e fare un lavoro di ricomposizione corporea. Per capire se si ha bisogno di perdere peso o no si può utilizzare QUESTO calcolo o, meglio ancora, RIVOLGERSI A UNO SPECIALISTA).
L’unico modo per perdere peso è creare un deficit calorico, quindi bruciare più calorie di quelle che si assumono con l’alimentazione.
COME SI CREA IL DEFICIT CALORICO
Il deficit calorico, in assenza di patologie accertate dal proprio medico, si può raggiungere in due modi:
- bruciando più calorie nell’arco della settimana
- assumendo meno calorie nell’arco della settimana
Ma quante calorie in meno? Quante calorie bisogna bruciare?
In linea generale non si dovrebbe perdere più dell’1% del proprio peso alla settimana.
Quindi, se prendiamo ad esempio una donna di 60kg, non sarà salutare perdere più di 600g in una settimana e 2,4kg in un mese.
DEFICIT CALORICO DALL’ALIMENTAZIONE
Se si sceglie di far derivare la totalità del proprio deficit calorico dall’alimentazione, per la donna presa in esame sopra, di 60kg, il deficit calorico settimanale non dovrà superare, in media, le 2500kcal alla settimana. Quindi se è abituata a magiare 14000kcal alla settimana, dovrà assumerne 11500kcal distribuite come meglio si adattano a lei e al suo stile di vita nell’arco della settimana (le sue attività giornaliere non variano. Quindi continuerà ad allenarsi e muoversi allo stesso modo in cui faceva prima di iniziare la dieta ipocalorica)
Per un uomo di circa 75kg il deficit calorico settimanale può raggiungere invece le 3500kcal.
In ogni caso, si raccomanda di non cambiare drasticamente le proprie abitudini alimentari se non si è seguiti da un esperto.
DEFICIT CALORICO DA ATTIVITA’ FISICA
Come abbiamo visto sopra, il deficit calorico può derivare non solo dall’alimentazione, ma anche dall’attività fisica.
Quante calorie si bruciano però con l’attività fisica? Fare questo calcolo è parecchio difficile e non sempre si ottiene un risultato accurato. Prima di tutto, il dispendio calorico durante l’attività fisica dipende dal proprio peso corporeo, dopo di che entrano in gioco altri fattori, come il grado di allenamento (più si è allenati, più lo stesso gesto brucia meno calorie). Per questo non si consiglia di affidarsi troppo ai supporti tecnologici per il calcolo delle calorie (spesso infatti sovrastimano le calorie bruciate e questo ci porta a credere di poter mangiare più del dovuto, vanificando gli sforzi fatti).
In vista di ciò, il deficit creato tramite l’attività fisica, se non monitorato in maniera accurata, non permette di ottenere risultati in maniera efficiente a livello di dimagrimento.
Colgo infatti l’occasione per ricordare che l’attività fisica non si svolge per bruciare calorie, ma perché il corpo ha bisogno di muoversi. L’obbiettivo primario dell’attività fisica non dovrebbe essere il dimagrimento, ma la salute. Il movimento infatti è un fattore molto importante nella prevenzione di patologie croniche come l’ipertensione, l’ipercolesterolemia, la resistenza insulinica, il diabete e le malattie cardiovascolari in generale.
QUANTO DOVREBBE DURARE IL DEFICIT?
Il deficit, in media, non dovrebbe durare più di 12-16 settimane, questo perché, dopo questo lasso di tempo, il corpo avrà messo in atto degli adattamenti che faranno sì che la dieta non produca più effetti in tempi ragionevoli.
Cosa fare in questi casi?
Ve lo spiego nel prossimo articolo, quindi restate sintonizzati!
CONCLUSIONI
Iniziare una dieta è facile, seguirla per la prima settimana anche, ma portarla a termine e raggiungere il proprio obiettivo non è così semplice, se non si hanno le conoscenze giuste. In questi casi è sempre bene rivolgersi a un professionista che sappia SPIEGARCI cosa fare e perché farlo e GUIDARCI nel nostro percorso.
Nessun obiettivo è irraggiungibile, ma per ogni obiettivo serve la giusta conoscenza e motivazione.
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Paola Bonfigli nasce nel 1997 nelle marche. Dopo due diplomi di scuola superiore e una laurea in Scienze Politiche e delle Relazioni Internazionali, capisce che, in realtà, la cosa più importante è la salute e uno stile di vita sano. Così nel 2019 si iscrive a Scienze Motorie indirizzo Biosanitario, consegue un attestato di Personal Food Coach di I livello e inzia un percorso per diventare istruttrice di Powerlifting di I livello che si concluderà a gennaio 2021. I progetti per il 2021 sono la laurea, il diploma di istruttrice di Powerlifting di II livello e quello di Personal Food Coach di II livello, insieme all’iscrizione a un corso di laurea magistrale nel campo della Nutrizione o del Fitness.
Ormai da anni la palestra è la sua casa e l’alimentazione sana e sostenibile è la sua passione più grandeTra i suoi hobby c’è anche la scrittura e qualsiasi cosa abbia a che fare con la creatività, anche se… “Non c’è cosa più bella del prendersi cura di sé, con la consapevolezza di farlo e la certezza che amarsi non potrà mai essere sbagliato”.