Cos’è la manipolazione emotiva? Ce lo spiega Simona Bennardo, la nostra psicologa e psicoterapeuta!
Buongiorno a tutti. Oggi per la rubrica “pillole di psicologia” vorrei trattare un argomento spinoso: la manipolazione emotiva. Vediamo insieme di cosa si tratta.
Innanzitutto chiariamo il concetto: la manipolazione emotiva è una sorta di controllo sulla persona che può avvenire nelle relazioni amicali, lavorative, affettive e familiari. Il soggetto manipolatore praticamente esercita abilmente e giorno dopo giorno una progressiva svalutazione della persona dalla quale vuole ottenere benefici personali o a volte anche solo semplicemente per esercitare un controllo sulla persona in questione. Si tratta quindi di una forma davvero subdola di abuso psicologico, messo in atto da persone che sanno bene (in alcuni casi senza averne consapevolezza, ma nella maggioranza delle situazioni avendone coscienza) come far sentire l’altro sempre in difetto, manchevole e meritevole di essere trattato in un certo modo. “E’ colpa tua” è una delle frasi, insieme a quelle segnalate in apertura dell’articolo, che maggiormente ricorrono nel vocabolario del manipolatore, che fa veramente di tutto – a livello psicologico – per ottenere ciò che desidera e realizzare i propri scopi. Per fare questo, utilizzerà preferibilmente un canale: quello di far leva sui nostri sentimenti per “farci sentire” in un determinato modo e far sì che siamo noi stessi ad accondiscendere e muoverci a suo favore.
Per esempio, un manipolatore affettivo alla semplice affermazione:
“Amore questa sera esco con le mie amiche!”
reagirà con freddezza facendoci sentire in errore e che stiamo facendo una cosa brutta e sconveniente. Pertanto oltre alla freddezza, una risposta possibile potrebbe essere:
“Vedi tu, sei sempre in giro, non ti fai mai vedere… non puoi uscire con le tue amiche un’altra volta? Se tu tenessi alla nostra storia non faresti così…”
Questa – che potrebbe anche essere una normalissima frase in un normalissimo scambio fra innamorati – diventa materiale per riconoscere la manipolazione emotiva quando queste tipologie di risposte divengono la modalità per allontanarci dalle amiche, dagli amici e dai colleghi per tenerci sempre più agganciate al partner. Il manipolatore emotivo infatti, non desidera altro che esercitare un controllo su di noi, sulla nostra vita e probabilmente anche sui nostri guadagni. Per fare questo giorno dopo giorno ci isolerà dagli amici (un’altra frase tipica potrebbe essere “ma non ti sei accorta che tizio/caio/sempronio ti prendono in giro e non sono sinceri? Io si che ti ascolto sempre e ti capisco. Loro no: lasciali perdere!”) rendendoci sempre più fragili perché privi della rete amicale e familiare (non preoccupatevi: con il tempo anche la vostra famiglia, che all’inizio gli piaceva tanto, non andrà affatto bene per lui/lei e vi chiederà di allontanarvi anche dai vostri affetti).
Il centro della manipolazione emotiva sono le EMOZIONI e il nostro carnefice sa benissimo come farci sentire in colpa e in difetto qualsiasi cosa facciamo o diciamo.
Ma come possiamo riconoscere un manipolatore? Innanzitutto osservandone i comportamenti e facendo caso alle emozioni che proviamo e che notiamo. I manipolatori solitamente non aggrediscono in modo diretto ma, al contrario, insinuano e finiscono con l’esercitare silenziosamente sulla vittima una determinata influenza. Il silenzio, la tensione nell’aria, l’indifferenza sono alcune delle caratteristiche di queste situazioni.
Aggiungiamo che le bugie sono un’altra specialità dei manipolatori, che pur di negare i propri errori arrivano a influenzare la vittima mettendone in dubbio le capacità, convincendola di non ricordare bene o accusandola di essere stupida o addirittura di essere lei/lui ad aver manipolato le cose dette.
Nel tempo, diventa un circolo vizioso malato e fonte di sofferenza per la vittima. E il manipolatore? Una volta ottenuto il suo scopo (ricordiamo: il controllo), svaluterà prontamente tutta la vostra persona (perché vi siete fatte/i manipolare e quindi ai suoi occhi il vostro valore è notevolmente diminuito) ingaggiandovi in una relazione svalutante che potrebbe sfociare in una enorme crisi personale e di autostima.
Tenete presente che questo tipo di dinamiche possono instaurarsi in famiglia o al lavoro – non solo nelle relazioni affettive e amicali – ed è importante saperle riconoscere.
Liberarsi di un manipolatore emotivo è difficile e ancor di più è riconoscere la manipolazione e riconoscersi vittima di una manipolazione. Ma ricordatevi sempre che a tutto c’è una soluzione e chiedere aiuto a un familiare, un amico o a uno specialista (se si tratta di manipolazione a scopo di estorsione anche alla polizia) è il PRIMO PASSO per uscire da questo tipo di relazioni MALATE e DISTRUTTIVE.
Se volete saperne di più ecco a voi un libro davvero utile:
“Come mi vuoi? – imparare a difendersi dalla manipolazione affettiva” di Robin Stern
Sono Arianna Venturino creatrice del blog onlybookslover.it
Promuovo autori e realizzo grafiche editoriali.
2 commenti
Articolo illuminante che tutti dovrebbero leggere.
Grazie Chiara, la nostra Simona ha fatto un ottimo lavoro parlandone, spero arrivi a tutti questo messaggio forte.