“Come una formica rossa in una goccia d’acqua”

Recensione “Come una formica rossa in una goccia d’acqua” un libro di Duilio Scalici edito Perrone Editore.
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In un futuro lontano qualche anno luce, c’è un mondo in cui si sa ogni cosa. Tutti sanno che dopo la vita non c’è nulla e si diventa concime per fiori. Non piove mai, le nuvole sono mongolfiere che rilasciano serotonina, la notte è luminosa come il giorno, con una luce più seducente. Lo Stato decide il lavoro per i suoi cittadini e lo comunica a ciascuno al compimento dei dieci anni. Anche Limbo sa ogni cosa e mai s’è interrogato sullo strano mestiere scelto per lui, perché in questo modo l’anormalità non esiste, o meglio non ha senso.

Anche gli ingranaggi che sembrano funzionare alla perfezione, però, rivelano intoppi e falle. Capita che il sistema s’inceppi, qualcosa strida e il rumore ridesti anche dai più paradisiaci torpori.

In un mondo in cui nessuno pensa, cosa succede se ci si innamora? Se un sentimento troppo umano sveglia la paura e la paura insinua il dubbio? Accade che un’esistenza serena si trasforma in una tragedia.

Il mondo costruito da Duilio Scalici è talmente perfetto da essere spaventoso: è la limpidezza della sua lingua a permettere di guardare il fondo di ogni cosa e di esserne risucchiati.

RECENSIONE

Vi siete mai chiesti come sarebbe il mondo se tutti avessimo già un futuro deciso, un’impiego assegnato ad una determinata età, un’infinita perfezione del ciclo delle cose?

È quello che troviamo nella storia di Duilio Scalici che ci mette davanti un mondo perfetto in tutto e per tutto.
I personaggi, ognuno con la propria originalità e specialità, hanno la strada già spianata e sono sempre felici.
Vediamo più da vicino il protagonista Limbo, lui è la morte (si, avete sentito bene). Lo stato gli ha assegnato questo impiego all’età di 10 anni e affronta il lavoro come un impiegato qualunque.

Ma se pensiamo che in un mondo fatto con lo stampino e dove non esiste l’infelicità sia tutto migliore, ci dobbiamo ricredere.
Apparentemente può tutto sembrare perfetto ma cos’è la perfezione se non la libertà di pensiero? La liberà di scegliere chi vogliamo essere? La libertà di essere amati?

Limbo si ritroverà davanti molti quesiti interessanti e da lettrice ne ho scorto dei messaggi ben precisi: credo che la vita vada abbracciata per quella che è, con i dolori che ci mette davanti e con le gioie provenienti da traguardi e sogni raggiunti. La vita è amore e dolore, abbiamo bisogno di entrambe le cose.

Una lettura piacevole, un modo diverso, una riflessione che insorge in chi legge.
Consiglio questo piccolo libro di poco meno di 100 pagine a chiunque voglia lasciarsi travolgere dalla scrittura semplice e diretta dell’autore, una sorta di favola che, con consapevolezza, fa anche pensare.

Arianna

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