Chi era Guarino Guarini? Ce ne parla oggi Stella nel suo “Appuntamento con l’arte”!
Benvenuti al settimo appuntamento con l’Arte: per i nuovi arrivati, sono Stella, una ragazza innamorata dell’arte e di tutto ciò che si nasconde dietro di essa. Mi diverto facendovi scoprire, in ogni appuntamento, un’opera o un artista. Oggi è il turno di Guarino Guarini: chi era? Ecco si, è stato un architetto e un teorico dell’arte italiano, che dopo essersi formato a Roma, seguendo l’esempio di Borromini, fu molto attivo a Torino dove divenne uno dei massimi esponenti del Barocco.
Guarini nacque a Modena nel 1624. La sua formazione, come quella degli altri cinque fratelli, avvenne presso la casa di alcuni chierici. Infatti, erano proprio gli ordini religiosi che, a quei tempi, favorivano la diffusione della cultura, in particolare quella architettonica. Prese, pertanto, parte all’ordine dei Teatini e, trasferitosi a Roma, seguì le orme dei grandi architetti della storia: Borromini, Bernini e Cortona. Proseguì gli studi della teologia a Venezia, dove divenne suddiacono, e, ritornato a Modena, fu ordinato Sacerdote.
A soli trent’anni fu costretto a lasciare la città natale, a malincuore. La sua vita fu, infatti, caratterizzata da viaggi, forse anche fuori dall’Italia, dovuti inizialmente al suo impegno come docente e successivamente come architetto. L’essere a contato con culture distanti e differenti dalla propria, gli favorì un accrescimento culturale.
Fu dopo tali viaggi che giunse a Torino: intraprese la direzione dei lavori della chiesa di San Lorenzo. Essa fu realizzata per l’ordine Teatino tra il 1668 e il 1687.
Presenta una pianta centrale ottagonale, lati di forma convessa e un presbiterio ellittico che introduce un asse principale nella composizione. Lo spazio inferiore è definito dalle cappelle laterali .
La copertura è costituita da una cupola costoloni intrecciati, fino al componimento dell’ottagono sul quale poggia la lanterna che la chiude. La cosa che colpisce maggiormente, guardando l’esterno della chiesa, è sicuramente l’assenza delle decorazioni sulla facciata, fatta eccezione per la cupola. All’interno della chiesa stessa, in particolare nella sagrestia, è adibito, ancora oggi, un museo dedicato alla Sacra sindone.
Dopo aver soggiornato per un breve periodo nella sua città natale, spinto dall’ordine Teatino, di cui faceva parte tornò a Torino.
Fu qui, nel 1679, che si verificò l’anno più intenso per la sua produzione; infatti, fu inondato di commissioni.
Successivamente fu nominato teologo e si trasferì a Milano. Fu qui che intraprese lo studio delle dell’architettura civile, alla quale si dedicò interamente prima con la realizzazione di edifici e, in seguito, con la trascrizione di un trattato teorico che illustrava i principi architettonici utilizzati dall’autore.
Fu qui che si concluse la sua carriera e la sua vita, a Milano. L’architetto morì infatti a Milano nel 1683.
Eccoci giunti alla fine di questo breve viaggio nella vita di questo architetto simbolo del Barocco Italiano, in particolare a Torino. Alla prossima!
Sono Arianna Venturino creatrice del blog onlybookslover.it
Promuovo autori e realizzo grafiche editoriali.