Oggi parliamo di ACQUA-tutto ciò che c’è da sapere amici della salute.
L’acqua è praticamente presente ovunque, dalla frutta e verdura, alla carne e sì, anche nella pasta. L’aumento di peso della pasta dopo la cottura è infatti dovuto all’acqua trattenuta dall’impasto.
Il fatto che l’acqua sia presente ovunque però non significa che l’acqua sia tutta uguale.
I termini acqua minerale, naturale, oligominerale, spesso vengono interscambiati, quando invece hanno significati differenti.
RESIDUO FISSO
Prima di parlare del tipo di acqua è però importante chiarire il concetto di residuo fisso, dal quale dipende poi la tipologia di acqua.
C’è stato un periodo in cui l’acqua con alto residuo fisso veniva definita come probabile causa di formazione di calcoli renali, quindi veniva additata come non salutare e si consigliava di bere solo acqua con residuo fisso basso, creando una sorta di terrorismo psicologico.
Il residuo fisso altro non è che la quantità di minerali disciolti in un litro di acqua. Cosa sono i minerali? I minerali sono quelli che noi cerchiamo di integrare con i più svariati prodotti, quando invece sono naturalmente presenti nell’acqua. Sono minerali il calcio, il magnesio, il sodio, il potassio e il cloro.
Il valore del residuo fisso, quindi di questi minerali disciolti in acqua, si esprime in mg/l, OVVERO quanti milligrammi di minerali sono presenti in un litro di acqua.
TIPOLOGIE DI ACQUA-tutto ciò che c’è da sapere
A questo punto, chiarito il concetto di residuo fisso, è possibile classificare l’acqua in:
- minimamente mineralizzatacon residuo fisso non superiore a 50 mg. Un’acqua di questo tipo agevola l’eliminazione di acido urico e dei prodotti di scarto del metabolismo, favorendo così la depurazione. Un’acqua con un così basso residuo fisso può quindi essere adatta per contrastare gli inestetismi della cellulite. Questa tipologia di acqua può essere impiegata anche per la diluizione del latte in polvere nei neonati;
- oligominerale o leggermente mineralizzatacon residuo fisso inferiore a 500 mg/ L. Un’acqua di questo tipo ha un’azione diuretica, stimola la funzione renale e facilita l’espulsione di piccoli calcoli. Anche questo tipo di acqua può essere utilizzato nei primi mesi di vita, per la ricostituzione del latte in polvere;
- mediomineralecon residuo fisso compreso tra 500 e 1000 mg/ L;
- ricca di sali mineralicon residuo fisso superiore a 1.000 mg/L. Questa è un’acqua terapeutica, che si acquista in farmacia in genere dietro prescrizione medica.
COME CAPIRE IL PROPRIO FABBISOGNO
Come abbiamo visto, esistono molti tipi di acqua ed è allora bene scegliere il più adatto alle proprie esigenze.
Ma come destreggiarsi in questa moltitudine di opzioni? Come capire le proprie esigenze?
Il fabbisogno di ogni individuo varia in base all’età e quindi alla fase della vita in cui si trova, in base alle patologie e agli stili di vita.
Io vi posso proporre alcune soluzioni.
In base alle fasi della vita:
Il neonato, ad esempio, ha bisogno di bere acqua minimamente mineralizzata, in quanto ne facilita l’attività renale.
Durante la gravidanza è meglio invece alternare acqua oligominerale a quella mediominerale, in questo periodo aumenta il fabbisogno di minerali e in particolare sarebbe meglio optare per quelle calciche.
Anche nella fase dell’allattamento l’ideale è alternare oligominerale a mediominerale, ma in questo caso è preferibile scegliere acque ferrose, poiché il ferro è l’unico elemento nutritivo carente nel latte materno.
In base alle patologie:
Le persone che tendono all’ipertensione dovrebbero preferire l’acqua oligominerale a basso contenuto di sodio.
Chi è affetto da osteoporosi e le donne, che durante la menopausa in genere hanno carenza di calcio, dovrebbe bere acqua mineralizzata ricca di calcio, mentre gli anemici dovrebbero prediligere acqua con alto contenuto di ferro.
Se si soffre di calcolosi renale è bene bere oligominerale o minimamente mineralizzata, per stimolare la diuresi e prevenire la formazione di calcoli o facilitarne l’eliminazione.
Per eliminare la ritenzione idrica è preferibile optare per acqua minimamente mineralizzata e un PH vicino al 7, in quanto questo riduce l’acidità corporea che se troppo elevata ostacola la diuresi.
In base alle situazioni:
Chi pratica sport dovrebbe invece bere mediominerale, con un buon patrimonio di calcio, ferro, sodio, cloro e bicarbonato, così da reintegrare le perdite saline e minerali causate dal sudore.
FABBISOGNO IN BASE ALL’ETA’ ACQUA-tutto ciò che c’è da sapere
(fonte: EFSA, European Food Safety Authority).
–Neonati da 0 a 6 mesi: 680 ml al giorno, tutti ricavati dal latte materno.
–Dai 6 ai 12 mesi: 0.8-1 litri al giorno, suddivisi tra il latte e le prime bevande dello svezzamento.
–Tra 1 e 3 anni: fino a 1,3 litri d’acqua, aumentando progressivamente il fabbisogno.
–Dai 9 ai 13 anni: i maschi hanno bisogno di 2,1 litri di acqua al giorno, mentre una bambina circa 200 ml in meno.
–Dai 14 ai 18 anni: 2,5 litri al giorno per i maschi e 2 litri per le femmine.
–Fino ai 70: sempre 2,5 litri al giorno per i maschi e 2 litri per le femmine, tranne in casi particolari. Una donna in gravidanza, ad esempio, deve bere almeno 2,3 litri di acqua al giorno; in allattamento: 2,7 litri, per reintegrare i 680 ml che il suo bambino assume con il latte.
IMPORTANTE!
In ogni caso sono da considerare sempre le varianti individuali, come il livello di attività praticata o le diverse esigenze dovute a patologie o altre necessità.
CONCLUSIONE ACQUA-tutto ciò che c’è da sapere
Come abbiamo visto quindi, non tutte le acque sono uguali, ma ciò non significa che dobbiamo fasciarci la testa ogni volta che dobbiamo acquistarne. Io consiglio di scegliere quella che più ci piace al palato, perché se non si hanno particolari patologie, direi che è la cosa più sensata da fare, perché sì, l’acqua ha un sapore, sapore che appunto, cambia in base alla quantità di minerali in essa disciolti. Questo ormai famoso residuo fisso, potete controllarlo tranquillamente nell’etichetta, prima o dopo aver acquistato l’acqua.
E in fine, vi ricordo che l’acqua costituisce più del 70% del nostro corpo, specialmente se siamo persone atletiche e con un’alta massa magra. I muscoli infatti, trattengono più acqua del grasso e questo fa sì che una persona sportiva, con una buona massa magra, avrà sicuramente un fabbisogno di acqua maggiore rispetto a una persona sedentaria e sovrappeso.
Detto questo, vi lascio qualche link che vi permette di leggere qualche mio vecchio articolo. Magari trovate qualcosa di interessante.
A presto!
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Paola Bonfigli nasce nel 1997 nelle marche. Dopo due diplomi di scuola superiore e una laurea in Scienze Politiche e delle Relazioni Internazionali, capisce che, in realtà, la cosa più importante è la salute e uno stile di vita sano. Così nel 2019 si iscrive a Scienze Motorie indirizzo Biosanitario, consegue un attestato di Personal Food Coach di I livello e inzia un percorso per diventare istruttrice di Powerlifting di I livello che si concluderà a gennaio 2021. I progetti per il 2021 sono la laurea, il diploma di istruttrice di Powerlifting di II livello e quello di Personal Food Coach di II livello, insieme all’iscrizione a un corso di laurea magistrale nel campo della Nutrizione o del Fitness.
Ormai da anni la palestra è la sua casa e l’alimentazione sana e sostenibile è la sua passione più grandeTra i suoi hobby c’è anche la scrittura e qualsiasi cosa abbia a che fare con la creatività, anche se… “Non c’è cosa più bella del prendersi cura di sé, con la consapevolezza di farlo e la certezza che amarsi non potrà mai essere sbagliato”.