3 curiosità sull’autore Giuseppe Vallerini

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3 curiosità sull'autore Giuseppe Vallerini

TRAMA

Un anziano signore si ritira in una abbazia. Il suo nome è William Walsh. Trascorre le sue giornate passeggiando alle prime luci dell’alba, sbrigando quelle poche commissioni che l’età e la forza rimasta gli permettono e soprattutto scrive. Nel silenzio della sera riversa su carta la storia che ha vissuto lasciando che anche le persone che più gli sono state care in vita prendano voce tramite i suoi ricordi. Le prime notizie di sé, che William riporta nel diario polifonico, sono che sua madre è morta da due anni e che il padre è stato accoltellato tanto tempo prima nei pressi del porto di Liverpool. La sua vita scorre monotona tra la biblioteca dove lavora e la casa di cura dell’Abbazia dove spinge la carrozzina a Eddie Smith, un uomo cinquantasettenne con il quale stringerà una forte amicizia. Lo sorreggono in questo suo percorso asfittico la fede e le sedute psicoanalitiche. Una notte, dopo una rimpatriata fra vecchi compagni di liceo, per un attimo prova l’impulso di buttarsi da un ponte e farla finita, quando incontra un senzatetto che gli dona un ciondolo magico. In un lampo, William diventa il calciatore più forte di tutti i tempi. Una sorta di George Best: donne, alcool e macchine veloci. Come calciatore sarà ancora più forte. C’è solo un problema, William non è George e scoprirà presto cosa gli manca davvero: l’unica donna di cui era innamorato dalle superiori e l’amicizia di un paraplegico. Insomma, la storia di William Walsh è la storia su quel che rimane, una volta (dopo) aver avuto tutto.

3 CURIOSITÀ

  • Scrivi di getto oppure con scaletta?
    Entrambe le cose, in linea di massima cerco di fare una scaletta, ma poi, magari mentre sto correndo o andando in bicicletta, mi viene in mente un particolare del possibile finale o un dialogo speciale, allora lo butto giù di getto, e in seguito cerco il modo di far collegare il tutto.
  • C’è un luogo in particolare in cui scrivi?
    In tutti i luoghi, a cominciare dai viaggi in treno che uso per recarmi al lavoro…certo, quando sono nella mia mansarda da solo mi sento particolarmente bene.
  • Assoluto silenzio o sottofondo?
    Se sono ispirato i rumori non li avverto neppure.

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